Fassone: “Avrei preferito evitare il tribunale. Yonghong Li? Non poteva saldare il debito”

Marco Fassone, ad del Milan nella stagione 2017/2018, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.com per parlare della sua esperienza in rossonero e dell’abbandono da parte di  Yonghong Li. Ecco le sue dichiarazioni:

L’esperienza non si è chiusa bene? Diciamo che il modo sarebbe potuto essere diverso. E’ logico che quando arriva una nuova proprietà scelga uomini di propria fiducia, ma essere stato licenziato un’ora dopo aver ottenuto dal Tas la riammissione alle Coppe europee è stato doloroso. La mia opinione è che avremmo potuto evitare di finire davanti ad un giudice per arrivare ad un accordo. In tanti anni mi sono trovato nelle condizioni di licenziare dei dipendenti, ma ho sempre preferito evitare il tribunale. Sarebbe stato opportuno anche questa volta. Al Milan il progetto era triennale, con l’obiettivo di conquistare da subito il terzo o quarto posto. Nel primo anno abbiamo fatto una campagna dispendiosa per rafforzare la squadra in ogni reparto. Il secondo ci sarebbe servito per correggere il tiro laddove ci fosse stata la necessità. Il terzo per integrare la rosa. Con il senno di poi sarebbe stato meglio fare qualche acquisto in meno e dare un po’ di qualità in più. Ricordo, però, che avevamo una difesa fortissima con Conti, che poi si infortunò lungamente, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez con in porta Donnarumma. Perché Yonghong Li abbandonò la partita? Perchè si rese conto che non era in grado di saldare il rimborso del debito con Eliott che scadeva ad ottobre. Eravamo in primavera e la sua ricerca di soci fu vana. Allora a luglio non pagò una rata da 32 milioni e il Milan andò a Eliott. Come aveva fatto Yonghong Li ad arrivare a me? Non lo so. So solo che una domenica di agosto del 2016 squillò il telefonò e mi venne proposto un incontro a Milano, perchè con il precedente interlocutore, che si stava occupando della trattativa di acquisto del Milan, i cinesi avevano interrotto i rapporti. La mia avventura partì così fino al closing dell’estate successiva”.

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