Ritmi bassi e freschezza atletica: le armi in più del Diavolo

La partita di domenica pomeriggio potrebbe rappresentare alla perfezione un sunto di quello che vedremo da qui al 2 agosto: ritmi bassi, fiammate improvvise e una gestione delle energie che diventa fondamentale. Il Milan ha battuto la Roma d’astuzia, non sparando tutte le cartucce a propria disposizione nella prima mezz’ora ma distribuendo le forze nel corso dei 90 minuti.

I MERITI DI PIOLI

Finalmente, viene da dire. Il Diavolo è riuscito a vincere un big match, il primo della stagione 2019/20. Il mini ‘tour de force’ che vedrà i rossoneri affrontare Lazio, Juventus e Napoli – con la SPAL di mezzo – è iniziato nel migliore dei modi. E i meriti non possono che andare a Pioli, un allenatore che sta dimostrando di meritarsi la panchina, nonostante una società che (di fatto) lo ha già quasi congedato. Gli 11 scelti dal mister sono scesi in campo con la giusta voglia, e soprattutto con la testa. Arrivare a giocare gli ultimi 20/25 minuti come domenica (e come a Lecce) può diventare un’arma in più. Soprattutto se chi subentra avrà sempre la voglia e la gamba di Saelemaekers.

LA LINEA GIOVANE

La tanto criticata linea giovane voluta dalla società potrebbe ora diventare di fondamentale importanza. Con l’arrivo del caldo vero (domenica pomeriggio 60% di umidità), con i ritmi che tendono ad essere bassi e con i giocatori più esperti che sentono più facilmente la fatica, sono i vari Saelemaekers, Paquetà e Leao a dover sfruttare l’occasione. Da titolari o da subentranti. Con la giusta intraprendenza e la mentalità da grande squadra, questi giocatori possono fare finalmente il salto di qualità. Va poi aggiunto un fattore da non sottovalutare: si gioca a porte chiuse. Una delle controindicazioni dei giovani, solitamente, è il poco carisma e la “paura” di sbagliare davanti a 80mila persone. In questo contesto singolare e surreale, il fattore inesperienza viene cancellato. La corsa all’Europa (ri)parte da qui, ora però è vietato sbagliare.

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