Sacchi: “Giusto ripartire, ma in caso di emergenza subito stop”

Arrigo Sacchi, storico ex allenatore rossonero, ha detto la sua ai microfoni de La Gazzetta dello Sport sulla imminente ripartenza. Ecco le sue parole:

“Per prima cosa voglio dire che è giusto ripartire perché il calcio non è soltanto uno sport per gli italiani, ma un fatto sociale. Lo si vive tutti i giorni, quindi riprendere a giocare può essere un segnale di ritorno alla normalità. Seconda cosa da sottolineare, alla quale tengo particolarmente: se si verificheranno problemi, per carità del Signore fermiamoci. La salute è più importante di qualsiasi altra faccenda, con quella non si scherza e mi auguro che la tragedia del Coronavirus almeno questo lo abbia insegnato”.

“Abbiamo passato un momento terribile – ha affermato Sacchi – il calcio può aiutare a distrarsi, ma non vorrei che la gente si distraesse troppo: c’è bisogno di lucidità per ricostruire, nell’ambiente del pallone e non solo, e tutti abbiamo il dovere di contribuire al cambiamento. Se dopo il virus torniamo allo status quo, vuol proprio dire che siamo un popolo di zucconi. E in campo vorrei vedere più coraggio, più entusiasmo, più aggressività: basta con le squadre che usano tre difensori per marcare un solo attaccante. Il pubblico chiede bellezza, divertimento, e non soltanto vittorie conquistate senza merito”.

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