Rinnovo Ibra: tanti pro ma bisogna saper anche camminare da soli

39 anni, 23 presenze e 16 goal dal suo arrivo in Italia a gennaio 2020. Zlatan Ibrahimovic sta dimostrando, ancora una volta, che un campione non ha età. Lo svedese è la linfa che ha totalmente rivitalizzato il Milan, portando i rossoneri a compiere imprese clamorose grazie a dei numeri da capogiro.

Dopo la vittoria nel Derby sotto il segno di Zlatan, da qualche ora stanno circolando possibili voci che vedono lo svedese al Milan ancora per un altro anno. Pioli è davvero entusiasta del suo ‘Benjamin Button’ che lo coccola e si sente anche più al sicuro sapendo che a guidare una squadra di giovani talenti c’è un leader vero, un leone affamato che non si sazia mai. “Ibrahimovic fa rendere al massimo i suoi compagni con i fatti. Dei ragazzini che vedono un fuoriclasse trentanovenne allenarsi in quel modo: come minimo penseranno che se uno come lui sgobba in quella maniera, chi sono loro per tirarsi indietro“. Così Fabio Capello analizza il motivo principale della cura Zlatan al gruppo di Pioli: la motivazione che regala una miriade di stimoli ai propri compagni, che automaticamente porta loro a dare il massimo in ogni cosa. Poi i suoi gol uniti al suo grande carisma, fanno si che questo Diavolo possa davvero essere una mina vagante per tutti.

C’è sempre un però. Tra i tanti benefici che regala il rapporto tra Ibra ed il Milan, non bisogna scordare che lo svedese non è eterno. Prima o poi bisognerà dirsi addio, è inevitabile e a quel punto vedremo il vero carattere del gruppo rossonero. Ibrahimovic dev’essere un punto di partenza di un progetto volto a formare la personalità di una squadra valida ma allo stesso tempo molto giovane: non deve essere il tappeto per nascondere la polvere del Diavolo. Arriverà il momento in cui questi ragazzi dovranno camminare da soli, sentendosi loro dei leader dai quali ripartire. Il dubbio che questo passaggio post Ibra possa disorientare la squadra, affiora sicuramente nella mente di tutti i tifosi milanisti. Ma al momento Zlatan c’è, così come i suoi compagni: quindi per il momento bisogna godersi il presente per sperare in un gran futuro.

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