Tomiyasu è già pronto per il Milan

Il difensore giapponese ha dimostrato di essere in grado di poter fare un grande salto di qualità

In un suo editoriale, Franco Ordine, noto opinionista sul Milan, ha espresso la sua perplessità circa il probabile acquisto del giapponese, definendo “soldi buttati” quelli offerti al Bologna per il giocatore.

Purtroppo per Ordine, Tomiyasu rappresenta un capolavoro di scouting da parte del Bologna e uno dei difensori più eccitanti su cui puntare nel panorama europeo ed internazionale. Per duttilità, potenziale e personalità, il Milan con meno di venti milioni potrebbe portare a casa un giocatore capace di diventare un top player in pochissimo tempo.

BRILLARE NEL BUIO

Gli impietosi numeri difensivi della scorsa stagione del Bologna non vanno confusi con le prestazioni individuali di un giocatore che ha sempre ben figurato. La mentalità iperoffensiva di Mihajlovic e la ricerca costante del pressing sulla linea difensiva avversaria hanno per logica sfavorito una difesa che sin dalle prime uscite di campionato ha dovuto fare i conti con le assenze. Infatti, l’infortunio di Dijks contro la Roma ha costretto il Bologna ad alternare a sinistra uno fuori ruolo tra Denswil (DC) e Krejci (AS), modificando costantemente l’equilibrio di un reparto non aiutato abbastanza dal portiere Skorupski.

L’anno scorso il Bologna ha subito gol per 34 partite di fila, più per scelta di giocare un calcio coraggioso e rischioso che per altro. Ma nonostante i due soli clean sheet di Skorupski, i numeri di Tomiyasu brillano nel buio della difesa: 26.2 azioni difensive a gara e 3.8 contrasti aerei a partita, insieme a 8.1 passaggi in transizione positiva e 5.1 passaggi nell’ultimo terzo di campo. (dati ScoutedFootball prima dello stop per Covid)

TACTICAL TOY

La particolare propensione al dribbling e alla progressione ha convinto lo staff del Bologna a puntare sul giapponese nel ruolo di terzino destro alla prima stagione in Italia, nonostante Tomi abbia giocato tutta la sua carriera da difensore centrale, sia a tre che a quattro. L’impressione è stata ottima sin dall’inizio, aggiungendo imprevedibilità ad una catena di destra formata spesso da Orsolini e Poli, con quest’ultimo in grado di garantire copertura alle scorribande offensive dei più giovani.

Emilio De Leo, tattico del Bologna molto presente durante l’assenza di Mihajlovic a causa della leucemia, ne ha fatto il suo giochino tattico, impostando sulle sue capacità le uscite laterali della sua squadra. L’adattamento della scorsa stagione ha solo regalato al difensore un ruolo in più nel proprio bagaglio tattico. Questo perché l’emergenza sanitaria ha fatto in modo che il primo “acquisto” come centrale di difesa per i rossoblù fosse proprio Tomiyasu. Lo spostamento al suo vecchio ruolo, sta già evidenziando i veri punti di forza di questo giocatore, motivo per cui il Milan si è fiondato su di lui.

DIFENSORE MODERNO

Se la parola “moderno” ha poco significato presa in un contesto generale senza un’indicazione temporale, ecco che Tomiyasu può considerarsi un esempio di ciò che un difensore può dare al calcio di oggi. Il classe 1998 sa leggere il gioco sia con che senza palla tra i piedi, andando di natura a cercare l’anticipo sull’attaccante, grazie all’enorme dinamicità e intelligenza che gli permettono 1.8 intercettazioni a partita, numeri impressionanti in una squadra che fa così tanta fatica a tenere la porta inviolata.

Il siluro nel sette contro Gigio a San Siro

L’anticipo non è la sua unica qualità in difesa. Tomiyasu è concentratissimo, in qualsiasi contesto ambientale e tattico, e questo gli permette di non sbagliare quasi mai le posizioni del corpo in marcatura e nell’1 vs 1. Ovviamente, in un campionato che propone Dzeko, Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo e Osimhen come centravanti da marcare, si può non essere sempre infallibili. Ma i margini di crescita sono enormi per questo ragazzo e forse un giorno diventerà un cliente durissimo anche per nomi di questo calibro.

Infine, con la palla tra i piedi, Tomiyasu si dimostra affidabile e creativo, mostrando anche la qualità che più sarebbe apprezzata in un grande club come il Milan: l’ambidestria. La coordinazione di questo giocatore è precisissima, sia con il sinistro che col destro, garantendogli soluzioni palla al piede quasi infinite, sia nel lungo che nel corto, rendendolo un valore aggiunto in fase di impostazione.

COMUNICAZIONE E PERSONALITÀ

Nella prima conferenza stampa della sua avventura in Italia, Tomiyasu si è presentato al pubblico con un’informale “Piacere mi chiamo Takehiro Tomiyasu, per favore chiamatemi Tomi”, divertendo i giornalisti presenti con il suo italiano scolastico. Nel giro di pochi mesi, però, è diventato un corretto italiano abbastanza fluente, tanto da presentarsi alla sua seconda conferenza stampa rispondendo alle domande interamente in italiano, sorprendendo i presenti.

La presentazione di Tomiyasu

In un ruolo complicato e di reparto come quello del difensore centrale, ecco che la comunicazione diventa un pilastro fondamentale del suo gioco. Nel rocambolesco pareggio contro il Parma al Tardini, Tomiyasu ha perso la marcatura di Inglese sperando nell’uscita di Skorupski, forse per un errore di comunicazione. A parte questa svista, il giapponese si è sempre trovato a suo agio con Danilo, compagno di stanza sin dal ritiro dell’estate 2019 e vecchia volpe del campionato italiano. L’impressione però, è che la strada sia ormai in discesa per quanto riguarda le barriere linguistiche e che le responsabilità di difensore centrale gli permettano una crescita ancora maggiore.

SOLDI BUTTATI

In un periodo così delicato dal punto di vista economico e sociale, il Milan sa che non si può permettere di buttare via soldi. Il colpo Hauge a 5 milioni e la ridicola cifra del riscatto di Saelemaekers (3,5 mln), sono la perfetta dimostrazione di come i rossoneri stiano puntando su giovani che possono diventare campioni in un futuro immediato. Oltre ai tre colpi dalla Svezia per la Primavera, ecco che Tomiyasu diventerebbe un altro tassello di una giovanissima squadra già pronta a diventare grande. Con Ibrahimovic che fa da tutor a tutti quanti.

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