Autobiografia Mihajlovic – Ibra: “Sinisa è un grande uomo, con lui andrei in guerra. A Bologna sarei andato gratis, poi ho scelto il Milan e l’ Europa”

Oggi pomeriggio, in un evento in diretta streaming sul sito della Gazzetta dello Sport in occasione della presentazione dell’ autobiografia di Sinisa Mihajlovic “La partita della vita” scritto insieme ad Andrea Di Caro, si è assistito ad un vero incontro tra amici all’ insegna di battute, ricordi e tante emozioni. Molti ospiti in diretta streaming all’ evento condotto dal vicedirettore della Gazzetta, Andrea Di Caro.

Ad omaggiare mister Mihajlovic, presente in studio, olltre a Dejan Stankovic, Roberto Mancini, Massimo Moratti e Francesco Totti è intervenuto in diretta Zlatan Ibrahimovic: “E’ un grande uomo perché ho avuto l’occasione di giocarci contro, e all’inizio non è stato amore a prima vista (ride, ndr), ma poi all’Inter è stato amore dal primo giorno. È una persona fantastica e mi è dispiaciuto che non abbiamo giocato insieme. Ho sempre detto che in guerra lo avrei voluto al mio fianco. Ho conosciuto Sinisa meglio di tutti gli altri, siamo andati insieme in Serbia nel giorno della sua ultima gara al calcio”.

Mihajlovic racconta della loro “conoscenza” poco amichevole in campo: “In un Juventus-Inter ci siamo beccati in campo e volevo ammazzarlo. Ho pensato tutto il peggio. Noi siamo due caratteri focosi. Per fortuna non è successo nulla. Quando è arrivato all’Inter ho scoperto che è un bravissimo ragazzo e sono orgoglioso di essere un suo amico”.

La risposta di Ibra: “Per me Sinisa è un grande uomo, prima di tutto. Ho avuto la fortuna di conoscere la persona. Non c’è stato un colpo di fulmine, la prima volta, ma poi quando l’ho conosciuto all’Inter è stato amore dal primo giorno. Dicevo sempre: se vado in guerra, Sini va in prima fila e io come secondo”.

Totti su Ibra: “Può giocare anche con una gamba sola fino a 50 anni, è un piacere vederlo ancora in campo”. Aggiunge Mancini: “Zlatan e Francesco sono stati come Messi e come Cristiano Ronaldo, professionisti, per questo hanno giocato e giocano fino a 40 anni. Sono stati giocatori straordinari. Zlatan lo è ancora. A Zlatan lo aiuta il fisico, ma perché è stato grande professionista in tutto”.

Ancora Mihajlovic su Ibra:Non c’è confronto. I difensori sembrano me con mio figlio di 5 anni, hanno paura di essere guardati. Prima di Milan-Bologna ho chiesto ai miei difensori di non avere paura, ma lui è stato infermabile e ha segnagto due gol

Emozionante con il ricordo dei giorni della malattia ricordati da Ibra: “Sinisa è stato più forte di me e lui ha passato forza a me. Quando c’è emozione dentro non è facile parlare. Quando venni a sapere di questa cosa non sapevo quando era il momento giusto per chiamarlo. Volevo dargli tutta la mia forza per essere positivo. Non riuscivo ad esprimere le parole giuste e stavo male. Ho avuto un fratello con lo stesso problema. E’ stato Sinisa a dare la forza a me, invece del contrario. Dopo qualche settimana poi sono stato più preparato a dargli la giusta forza. Avrei fatto tutto per lui in quel momento.

I rumors su Ibra da Sinisa a Bologna: “Quello che ti serve, dimmelo, faccio tutto. Dimmi quello che vuoi e arrivo, gli ho detto. Il Bologna ha fatto di tutto per prendermi, ma con lui sono stato onesto: non corro più come prima… Ma tu devi stare solo avanti e aspettare, mi rispondeva. Ha usato tutte le parole giuste per portarmi. E io gli ho detto che se fossi andato, sarei andato gratis, l’avrei fatto solo per lui, con il cuore. Alla fine è arrivato il Milan, ma la decisione non era se dovevo giocare con il Bologna o con altri, ma se dovevo continuare a giocare oppure no”.

Simpatica conclusione sui rigori. Chi li avrebbe calciati tra Sinisa e Ibra. Mihajlovic dice: “Vedendo come ha tirato gli ultimi due rigori Ibra… (ride, ndr)”. Ibra divertito risponde: “Non tirerò più i rigori (ride, ndr)”.

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