Gravina scrive alla politica: “Il calcio non si può fermare”

Sono ore di attesa per il nuovo Dpcm che verrà firmato dal Presidente Conte. Dalle prime indiscrezioni, si va verso restrizioni più pesanti. Il mondo del calcio resta in attesa e spera di non subire la stessa sorte di cinema e teatri. A riguardo, prova ad anticipare i tempi il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha deciso di lanciare un appello alla politica. Come riporta Calcio e Finanza, Gravina ha scritto una mail ai ministri Gualtieri (Economia), Spadafora (Sport) e Speranza (Saluta) e come oggetto: il calcio non si può fermare.

C’ è il timore che le nuove misure restrittive possano far fermare il mondo del calcio come avvenuto a marzo. Per il Presidente Federale, un eventuale lockdown del calcio, significherebbe una vera e propria condanna per l’ intero sistema. Conti alla mano, ai 200 milioni di perdite della passata stagione, si aggiungerebbero altri 400 milioni circa fino al 31 dicembre. Un “salasso” che trova la sua causa negli stipendi molto alti, mancati ricavi da stadio e riduzione delle sponsorizzazioni.

In riferimento alla legge di bilancio di novembre, Gravina ha ribadito la necessità di ricordare che il valore della produzione del movimento è pari a 5 miliardi, l’ impatto su economia, salute e socialità è pari a 3 miliardi e la contribuzione fiscale e previdenziale annua di 1,3 miliardi.

Il calcio va salvato per una questione sportiva, sociale ed economica. Il timore di una chiusura, rischierebbe di far spegnere definitivamente i riflettori sul mondo del pallone con un “triplice fischio” che avrebbe conseguenze drammatiche.

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