Nuovo Stadio – La “Cattedrale” Populous verso la vittoria

Importanti notizie riporta il Corriere della Sera riguardanti il Nuovo Stadio.  Populous o Cmr Sportium? Pare che manchi poco per proclamare un “vincitore”. Ma andiamo per gradi. Nei giorni scorsi Milan e Inter hanno presentato al Comune di Milan il dossier del nuovo stadio ripensato in base alle richieste avanzate dal Consiglio comunale. Iin particolare la rifunzionalizzazione di San Siro al posto della demolizione. Il Comune ha risposto che l’ istruttoria si concluderà entro il 15 gennaio 2021 a condizione che si porti a conoscenza chi siano i reali proprietari della squadra rossonera. Quest’ ultimo atto sarà lo sblocco finale della vicenda. Ma quale dei due progetti avrà la meglio? Pare che la vittoria di Populous sia scontata. Uno stadio di circa 60mila posti, soprannominato “La Cattedrale”, che secondo i progettisti statunitensi è un omaggio al Duomo e alla Galleria.

Il progetto prevede vetri e «guglie» per ricordare il Duomo. Un parallelepipedo coperto di vetro che, anche grazie a un gioco di luci, ricorda la cattedrale meneghina, legando la storia di Milano al nuovo stadio. L’impianto si colorerà di rosso o di blu in base al fatto che giochino Milan o Inter con spalti avvicinati al campo. Prima di affidare ufficialmente l’incarico di stendere il progetto definitivo del nuovo impianto i due club vogliono essere sicuri della conclusione positiva dell’iter che dovrebbe portare alla dichiarazione di pubblico interesse da parte della giunta. Non meno importante il buon esito dei più che possibili ricorsi da parte di associazioni, comitati dei cittadini e partiti politici.

Questo perché la progettazione definitiva del nuovo stadio, della rifunzionalizzazione del Meazza, delle infrastrutture da realizzare oltre a un abbozzo del nuovo parco, ha un costo elevato. Cifre che possono variare tra i 20 e i 30 milioni di euro. Nonostante il Presidente Scaroni abbia ipotizzato la posa della prima pietra entro la metà del 2021, Milan e Inter si stanno muovendo con la giusta prudenza. Tutto questo per far sì che l’ iter non si blocchi e Milano abbia finalmente e al più presto la sua nuova “Cattedrale” del calcio.

Impostazioni privacy