La rivalità fra il Milan e il Messina è nella storia del calcio italiano. Infatti fu proprio la storica partita fra le due squadre, vinta dalla rossonera per due a zero, la prima a esser vista con la moviola dal celebre conduttore televisivo Enzo Tortora.
Era il 28 febbraio 1965, e un giovanissimo reporter genovese in auge, conduceva la trasmissione “Domenica Sportiva”, uno spazio di approfondimento con intrattenimento e lunghi dibattiti tra esperti.
Enzo Tortora per introdurre il consueto dibattito sulla partita presenta la moviola, descrivendola come “una nuova tecnica che ci servirà per ripassare, tra amici, al rallentatore, eventuali episodi spinosi. Molto bene, niente sfugge, non è più calcio minuto per minuto, ma secondo per secondo, direi”.
La partita non era particolarmente controversa, con l’ultimo gol realizzato da Gianni Rivera, all’epoca “bandiera del Milan” per la sua bravura (fu il primo calciatore italiano a vincere il “Pallone d’Oro” nel 1969), e ora divenuto un politico.
Ma la moviola rimase per sempre nella vita dei telecronisti sportivi per rivedere – non più solo tra amici – i movimenti di gioco, determinare vittorie e sconfitte, caratteristiche dei giocatori e ogni dettaglio impercettibile a occhio nudo durante l’azione; è diventato uno strumento per gli arbitri quando è difficile stabilire i fatti, come nella partita Bologna-Milan della ventesima giornata di campionato, in cui grazie a quello che oggi viene definito VAR è stato possibile vedere il difensore del Bologna Leao trattenere per la maglia l’attaccante portoghese del Milan, facendo ottenere così un rigore decisivo ai rossoneri.
Quest’anno la moviola compirà 56 anni, anche se fu solo nel 1957, con la partita del 22 ottobre tra Milan e Internet, che venne utilizzata per certificare l’irregolarità di un gol. Da allora questo strumento ha fatto tanta strada, ampliandosi in modi allora inimmaginabili.
Il VAR è parte integrante degli strumenti tecnici usati dagli arbitri da quando la FIGC ne chiese l’integrazione per una maggiore sicurezza nel determinare vittorie, sconfitte e penalty delle partite. Ma ad oggi, questo sistema è utile anche allo staff tecnico, non solo per analizzare gli schemi di gioco ma la dinamica di movimento.
“I calciatori di cinquant’anni fa erano più esili fisicamente perché le prestazioni erano meno esasperate – spiega Stefano Marini, del sito healthspring.it – mentre ora i professionisti hanno alle spalle una preparazione muscolare di alto livello coadiuvata dall’uso di integratori specifici, come la beta alanina per migliorare la resistenza e la creatina per energizzare la massa muscolare”.
Avere la possibilità di analizzare in video ogni dettaglio è diventata proprio imprescindibile. Dall’esordio del sistema VAR in seria A il 19 agosto 2017, è diventato determinante per sancire vittore e penalità, come nella partita Parma – Inter del 2020, in cui l’arbitro passa dall’assegnare un fallo di mano in area di rigore a Jasmin Kurtic dalla visione ad occhio nudo, all’eliminarlo grazie al var che metteva in rilievo il fuorigioco di Godin, annullando la penalty. Dopo 56 anni, il mondo del calcio non può più fare a meno della moviola.