Focus mercato: voto 8 e mezzo. Il Milan si muove bene per il secondo gennaio consecutivo

Un mercato breve, coinciso ed economico. Il Milan, per il secondo gennaio consecutivo, chiude la sessione invernale con intelligenza e perspicacia. Gli acquisti d’inverno hanno portato Mandzukic, Tomori e Meité. Un giovane di belle speranze, un campione navigato ed infine un rincalzo prezioso utile nelle situazioni di emergenza. Totale spesa: 800mila euro.

Non è tutto. Il mercato non è solo acquisti ma anche cessioni. Il Milan in questa sessione non ha ricavato nulla dai cartellini ma con le cessioni di Musacchio alla Lazio, Conti al Parma, Duarte all’Instanbul Basaksehir e Colombo alla Cremonese, ha risparmiato più di cinque milioni di euro netti sugli ingaggi.

Un mercato così, almeno sulla carta, si avvicina alla perfezione. Un 8 e mezzo può bastare. Il voto reale lo dirà il campo a fine stagione. Proprio quel rettangolo verde che lo scorso anno ha promosso a pieni voti la scorsa sessione invernale rossonera, sulla carta a malapena sufficiente. Il diavolo prese Zlatan Ibrahimovic, snobbato dai più per la carta d’identità, Simon Kjaer dall’Atalanta, scambiato tra le polemiche con Caldara ed il giovane semisconosciuto Alexis Saelemaekers dall’Anderlecht. Il Milan salutò Piatek, all’Hertha Berlino per 25 milioni di euro, Suso al Siviglia, riscattato in estate a 25 milioni di euro, il già citato Caldara, Borini e Reina (quest’ultimo percepiva 3 milioni netti di euro).

Insomma due sessioni capolavoro per il duo Maldini-Massara (e l’area scouting di Moncada) che si sono mossi con attenzione, diligenza e grande abilità. I tempi del ‘Condor’ o degli acquisti ultra pompati e con poca logica, sembrano finalmente più lontani. Tifosi e bilancio ringraziano.

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