Brahim Diaz: “Quest’anno mi sento più a mio agio. L’obiettivo è solo uno!”

Brahim Diaz sta vivendo un inizio di stagione da sogno con il suo Milan, sfornando prestazioni che non aveva mai fatto vedere prima, se non nel finale della scorsa stagione.

Il numero 10 rossonero si aspettava una chiamata anche dalla nazionale spagnola dopo le grandi prestazioni con il Milan ma sfortunatamente per lui non è arrivata.

BRAHIM MILAN SPAGNA

Tuttavia, in questa pausa di campionato ha rilasciato delle dichiarazioni ai colleghi di Radio Marca toccando diversi punti.

SULL’ATTUALE SITUAZIONE AL MILAN – “Sto facendo quello che mi piace di più: giocare a calcio e divertirmi in campo. Quando hai continuità ti senti più sicuro, anche fisicamente stai meglio. Sto cercando di arrivare molto di più in area ed i gol ed assist stanno aumentando. Mi sento più a mio agio perchè vedo più spazi, giocare con entrambi i piedi mi permette di uscire bene da entrambi i lati. Mi piace avere la palla tra i piedi, puntare l’avversario e creare pericoli. Lo scudetto è un obiettivo, noi siamo il Milan“.

SULL’ESSERE AMBIDESTRO – “Credo che sia una cosa innata, mi ricordo solo che a 4-5 anni mi piace avere la palla ai piedi e giocare da solo, avevo bisogno di una palla solo per me. Anche i miei genitori mi dicono che sia innata come cosa. Ricordo che da piccolo avevo un allenatore che ci faceva indossare due calzettoni, uno bianco che indicava il piede buono, ed uno nero, che indicava il piede debole. Quando diceva di giocare con il calzettone nero però vedeva che per me era la stessa cosa”.

SU PIOLI – “Mi ha fatto crescere, mi ha aiutato molto per il mio modo di giocare. Il suo spirito nello spogliatoio, la sua passione per il calcio e il modo in cui vede la partita, si sposano molto bene con i giocatori che ha. Ci sono solo buone parole verso la sua figura“.

SU IBRA – “È stato il primo che ho incontrato nello spogliatoio del Milan. È un leader dentro e fuori dal campo e il mio rapporto con lui è molto buono. Ama il mio calcio“.

SULLA SPAGNA – “È un orgoglio rappresentare il proprio paese. Devo continuare a lavorare e giocare come sto facendo per far sì che questa opportunità arrivi, chiaramente mi piacerebbe molto e sarebbe un orgoglio“.

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