Bierhoff: “Un giocatore ha risvegliato l’ambiente!”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex leggenda del Milan, Oliver Bierhoff, ha detto la sua sulla situazione attuale del Milan.

Ecco le sue dichiarazioni:

SUI CENTRAVANTI – “GiĆ  qualche anno fa, con i nostri allenatori nelle accademie ci chiedevamo cosa sarebbe venuto dopo il Tiki Taka, il calcio stile Pep Guardiola. Nei campionati, nella Champions League, si vedeva che si tornava a giocare di nuovo con i cross e si cercavano di superare le difficoltĆ  nel proporre il gioco di combinazione contro le squadre che difendono basso. Quindi riecco la necessitĆ  della punta centrale, che ti dĆ  peso, la possibilitĆ  di lavorare con i cross e con qualche azione sul centro area per mettere in difficoltĆ  le difese. Inoltre gli attaccanti centrali, come anche succede nel basket, adesso sono molto piĆ¹ mobili, piĆ¹ agili, vedi Zlatan Ibrahimović, hanno una qualitĆ  fisica diversa“.

SU GIROUD – “Mi aspettavo che avesse successo in Italia perchĆ© ĆØ un giocatore con grande esperienza, con qualitĆ  in area, si sa muovere, segna. Il calcio italiano lo aiuta: ĆØ piĆ¹ tattico e piĆ¹ organizzato ma meno veloce rispetto a Inghilterra o Francia, dove ci vuole piĆ¹ freschezza fisica, velocitĆ . Anchā€™io ne ho approfittato, lo ammetto: sono convinto che non avrei fatto altrettanto bene in Inghilterra o in Germania. Si sviluppano altri spazi, altri movimenti. Il vostro calcio ama il ā€œsistemaā€, chiamiamolo cosƬ, e da tradizione si apprezza la punta centrale. Si sapeva e si sa ancora come metterla bene in azione. Ha risvegliato la lotta scudetto nel derby“.

Giroud Bierhoff Milan

L’IMPORTANZA DELL’ESPERIENZA – “Serve a mantenere la calma, a sapere gestire le partite, finchĆ© perĆ² cā€™ĆØ tanta voglia e grinta. Sicuramente da giovane sei piĆ¹ aggressivo ma sei piĆ¹ emozionabile, soprattutto come attaccante. Se tu reggi fisicamente e hai voglia di far bene al servizio della squadra, lā€™etĆ  ti aiuta tantissimo, anche perchĆ© hai giĆ  vissuto certi momenti, soprattutto in match importanti come i derby“.

SU MALDINI – “Complimenti alla sua scelta. Sono contento per Paolo che il Milan stia andando bene. I tempi poi sono cambiati: quando giocavo io cā€™era il titolare o la riserva, ruoli quasi fissi. Adesso invece con tutti gli impegni e le partite cā€™ĆØ spazio per tutti“.

UN DERBY CHE RICORDA – “Quando ho segnato, nel 2001, e finƬ 2-2. PerĆ² dei derby non ti ricordi di piĆ¹ il risultato, ma lā€™ambiente. Era tutto bellissimo, il casino dello stadio, la tensione precedente. Questo mi rimane per sempre“.

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