Il caso Eriksen potrebbe essere stato l’ultimo in Italia. Il calciatore danese non può giocare nel nostro paese perché ha un defibrillatore sottocutaneo (ICD) che automaticamente impedisce di essere uno sportivo professionista.
Il Corriere dello Sport rivela tuttavia che questo cambierà presto. Il ritorno all’attività agonistica sarà ponderato caso per caso e dipenderà da vari fattori, tra cui la patologia di cui ha sofferto il calciatore. L’automatismo cesserà e questo garantirà una maggiore equità.