Il giornalista non ha dubbi: “Milan sorprendente, mi ricorda una vecchia squadra!”

Risveglio dolce, dolcissimo, in casa Milan. La bellissima vittoria contro l’Atalanta ha dato l’ennesima risposta positiva. Sembra essere passata un’eternità da quel famoso 5-0 subito dagli uomini di Gasperini due stagioni fa.

Adesso manca l’ultimo step, contro la bestia nera Sassuolo, ma i rossoneri hanno il destino nelle proprie mani e basterebbe anche un semplice pareggio per conquistare uno scudetto che manca da undici anni.

Getty Images, Milan-Atalanta

A fare il punto della situazione per quanto riguarda la sfida scudetto e i rossoneri, ci pensa Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera.

Le parole

Il Milan cresce nel momento del bisogno, questo conferma che è diventata una squadra da campionato. Decidono 7 punti, quelli in più del Milan, quelli in meno dell’Inter rispetto a un anno fa”.

A me che sono vecchio, questo Milan delle sorprese ricorda invece quello anomalo di Liedholm, con Chiodi cannoniere, poi tanti fantasisti, Antonelli, Bigon, Novellino e Rivera capo banda. Era il ’79, vinse la diversità del buon gioco di Liedholm come oggi sta vincendo il giovane patriarcato di Pioli“.

“Quando manca chi segna molto il gioco è sempre privilegiato, ma si fatica il doppio. Per questo sono sempre rimasti dubbi sul cammino del Milan”.

Infine, sull’Inter, dice: “Da Sotheby’s l’Inter sarebbe stata battuta a un prezzo nettamente superiore, ma alla fine, senza ingiuria, molto onestamente, è mancato Conte”.

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