Il nuovo Milan torna al Mapei Stadium, cosa è cambiato da quel 22 maggio?

Il Milan torna al Mapei Stadium, 101 giorni dopo quel magico 22 maggio, che ha portato ai rossoneri il 19esimo Scudetto. Un titolo che mancava da più di 10 anni. Un bisogno di vincere che i tifosi avevano ormai da almeno 6 anni, da quella Supercoppa vinta ai rigori contro la Juventus.

22 maggio, giorno speciale“, intona il nuovo coro della Curva Sud di Milano, che non ha fatto mancare il suo supporto, a questa squadra che ha lottato per 38 giornate su 38. L’immagine in quel di Reggio Emilia è “Leao in mezzo, Giroud segna“.

Quell’immagine è proprio la fotocopia di quella gara. 3 assist di Rafael Leao e 2 gol di Olivier Giroud, in aggiunzione al gol di Franck Kessie. Al triplice fischio di Doveri, il direttore di gara, l’esplosione del popolo rossonero, che invade il Mapei Stadium.

Milan Scudetto 2022

COM’È CAMBIATO IL MILAN?

A distanza di 3 mesi, quali sono le differenze? Com’è cambiata questa squadra?

Il Milan dello Scudetto era una macchina perfetta. Si muovevano come se giocassero insieme da una carriera intera. C’erano, però, delle lacune che andavano colmate.

La grandissima delusione delle prestazioni di Brahim Diaz, ha costretto Stefano Pioli ad improvvisare Franck Kessie come trequartista. Mossa giusta? Probabilmente sì. Ma adesso non ci sono Kessie che tengano, l’ivoriano non è più un giocatore del Milan, perciò bisognava sostituirlo con un trequartista di valore. Charles De Ketelaere, fino ad ora, ha dimostrato di essere il trequartista che Pioli tanto desiderava.

Non possiamo dire lo stesso sulla lacuna presente a destra. Alexis Saelemaekers e Junior Messias hanno dimostrato di non essere all’altezza di una squadra che gioca la Champions League. Due giocatori che probabilmente ce la mettono tutta, ma che sotto porta lasciano a desiderare e non poco. Lì si presentava l’occasione: Hakim Ziyech, che il Chelsea svendeva a 10 milioni di euro. Oramai il marocchino è lontano dal Milan, destinato al ritorno all’Ajax.

Ci troviamo davanti una squadra che non ha ancora sostituito un centrocampista del calibro di Franck Kessie. Che al primo big match, contro l’Atalanta, si è trovata parecchio in difficoltà, seppure le statistiche siano a suo favore. Al Milan, Campione d’Italia, sarebbe servito un colpo di spessore, un nome che infiammasse i tifosi, un nome che oramai non vedremo in rossonero.

Vittorio Assenza

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