SOS difesa: dov’è il vero Tomori?

Nella notte dello Stamford Bridge il Milan sbatte duramente contro il nuovo Chelsea di Potter. Una sconfitta che mette in luce gli ancora evidenti limiti caratteriali di una squadra che, nonostante abbia già vinto in Italia, resta comunque “giovane” e inesperta a certi livelli.

Se da un lato ci sarà ancora tempo per lavorare all’aspetto caratteriale – le esperienze europee aiuteranno i ragazzi di Pioli – dall’altro il pesante passivo di Londra ha evidenziato un problema che va invece risolto al più presto, e riguarda la difesa.

Con ieri sera sono 14 i gol subiti dai rossoneri in 11 partite tra campionato e Champions League. Solo due volte il Milan ha mantenuto la porta imbattuta in questa prima parte di stagione (contro Bologna e Sassuolo), mai in Europa. E se da un lato Kalulu continua a stupire e convincere gara dopo gara, c’è chi invece, finora, ha deluso le aspettative.

Tomori Chelsea Milan

Perché il Tomori visto in queste partite non è lo stesso del suo primo anno e mezzo in rossonero. Troppe scelte sbagliate per un difensore come lui, che fa dell’aggressività il suo punto di forza. Quella stessa aggressività che, se non applicata con il giusto tempismo, rischia di procurare seri problemi alla squadra. Soprattutto con un compagno di reparto con caratteristiche così simili come Kalulu.

L’errore di ieri sera nella marcatura di Aubameyang mette in luce il momento negativo dell’inglese, forse stanco per i tanti impegni ravvicinati, forse soltanto un po’ in confusione. Pioli, però, ha bisogno di poter tornare a contare su di lui sin da subito, perché in difesa continua l’emergenza a causa dei tanti infortunati. Perché sabato a San Siro c’è la Juve e martedì, ancora a San Siro, il Chelsea. Perché Tomori è un leader di questo Milan, e va ritrovato.

Impostazioni privacy