Colombo senza filtri: “Ibrahimovic mi ha dato un soprannome”, poi sul suo futuro al Milan

Lorenzo Colombo è uno degli attaccanti più promettenti nel panorama calcistico italiano e soprattutto del Milan, infatti al momento è in prestito al Lecce proprio dai rossoneri.

Colombo su Ibrahimovic e il racconto dell’esordio con il Milan

Intervistato per RTL 102.5, il giovane attaccante Lorenzo Colombo ha raccontato vari retroscena inediti:

Dopo un provino sono stato preso dal Milan, ero il terzo della mia annata ad essere preso. Il 2020 ha segnato il mio passaggio dal settore giovanile alla prima squadra rossonera“.

Sul prestito al Lecce:

Se il prestito lo vedi come una mancanza di fiducia hai sbagliato tutto. Meglio non andarci a quel punto. Il prestito è una possibilità di crescita che ti aiuta anche a conoscere meglio te stesso. Per me andare in prestito è fondamentale per diventare il giocatore che ho in testa. Se sei al Milan e hai davanti giocatori come Ibrahimovic non è facile mettersi in mostra, quindi devi cercare di farti vedere in altre squadre“.

Colombo
Colombo Milan Ibrahimovic

Sul soprannome “Hulk” affibiatogli da Ibrahimovic:

Perchè ero sempre in palestra e facevo tanti pesi. Ho un fisico abbastanza muscoloso e quindi mi ha chiamato così. La forza nel calcio per me è fondamentale, nel calcio di oggi, per essere competitivi, devi essere prima di tutto un atleta“.

Sull’esordio con il Milan:

Stavamo facendo la rifinitura al mattino a Milanello, arriva un dottore e ci dice che Ibrahimovic era positivo al Covid. Pioli è venuto da me e mi ha detto che alla sera avrei giocato titolare. Di solito dormo dopo pranzo, ma quella volta non ce l’ho fatta. Dopo il gol volevo spaccare tutto, peccato non ci fossero i tifosi“.

Sulla nazionale:

È un mio obiettivo, un mio sogno. Lavoro tutti i giorni per arrivare anche in Nazionale. Rappresentare il proprio paese, soprattutto in un Mondiale, vuole dire tanto. Lo spero, ma dipende tutto da me“.

Sul proprio idolo:

Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, per la mentalità e l’attitudine al lavoro mi rivedo molto in lui. Da piccolo mi soprannominavano Batistuta perché avevo i capelli lunghi e calciavo forte“.

Giacomo Pio Impastato

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