Adesso possiamo dirlo, il Milan è in crisi: per non naufragare serve l’aiuto di tutti

La nave sembra poter affondare. È vero. Ma proprio per questo non bisogna abbandonarla.
Almeno ora, con il motore vicino ad incepparsi e il timoniere incapace, pare, di trovare la soluzione giusta ed evitare il naufragio.

Milan crisi naufragio

Milan in crisi, per rinsavire occorre unire le forze

Non sembra proprio questo il momento opportuno per abbandonare un equipaggio in grado di condurre, solo pochi mesi fa, l’imbarcazione verso lidi che sembravano inesplorabili.

Spiagge raggiunte seguendo una rotta sana, bella, coinvolgente: quella della programmazione, dell’entusiasmo e del bel gioco.

Fautori di tutto ciò sono stati Stefano Pioli, Paolo Maldini e un gruppo di ragazzi forti, pimpanti, coraggiosi, pieni di vita. Belli: in campo e nell’anima.

A volte anche un po’ eccessivi, come nel caso dei festeggiamenti post Scudetto. Ma belli anche per questo. Fatti di carne e ossa, figli di quella natura peccaminosa che è segno di gioventù ribelle e sfrontata.

Forse è proprio quella sana follia che il Milan deve ritrovare. Quella voglia di stupire, di sovvertire i pronostici. Di correre, pressare, migliorarsi e scoprire nuove cose ogni giorno. Il Milan deve ritrovare il bambino che è in sé. Perché se è vero che uno scatto di anzianità equivale a maggiori responsabilità, è vero anche che non si può morire schiacciati sotto il peso delle aspettative.

Ai tifosi il compito – non semplice e a quanto pare neanche scontato – di alleggerire una zavorra diventata pesante per evitare che la nave affondi.

Anche per ringraziare chi lo scorso anno con gol, bel calcio e vittorie, ha riempito le domeniche di gioia e alleggerito il peso della quotidianità.

Ora serve davvero l’aiuto di tutti.
Per non disfare.
Per resistere.
Per non naufragare.

PIERFRANCESCO VECCHIOTTI

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