Milan, quanti rimpianti: il turnover non paga

Ieri sera si è conclusa prematuramente l’avventura del Milan in Coppa Italia. Il Torino allenato da Ivan Juric, infatti, ha espugnato San Siro con il risultato di 0-1 dopo i tempi supplementari conquistando l’accesso ai quarti di finale della competizione.

Questa è stata una sconfitta del tutto inaspettata: i rossoneri non venivano eliminati agli ottavi di finale dalla stagione 2008/2009.

Milan-Torino

Milan, quanti rimpianti: sfuma ai supplementari un grande obiettivo stagionale

Nessun alibi: il Milan ha sprecato una grandissima occasione. Nonostante 60′ giocati in superiorità numerica (espulso al 70′ il centrale di difesa Djidji per doppia ammonizione) il diavolo non ha mai costruito azioni da gol veramente pericolose se non per qualche conclusione da fuori area o mischia nel finale.

Ancora una volta, la scelta di Pioli di schierare il 3-5-2 non ha pagato. Una scelta molto particolare, anche perché i due davanti erano Brahim Diaz e De Ketelaere: entrambi non punte di ruolo. Malgrado il grande turnover effettuato (Calabria, Theo Hernandez, Leao, Giroud e Bennacer fuori dal 1′) i rossoneri dovevano vincere questa partita. Se vuoi avere l’ambizione di giocare ai massimi livelli in tutte le competizioni devi iniziare a portare partite di questo tipo, anche quando le giocate elementari vengono meno. Un rimprovero va anche effettuato ai subentrati, non in grado di smuovere gli equilibri di una partita bloccata. Theo e Leao su tutti: i due giocatori più rappresentativi della squadra non sono stati in grado di creare la scintilla e smuovere la difesa granata.

Ora non ci sono più scuse: svanito l’obiettivo Coppa Italia, il Milan deve tornare a vincere e convincere subito dalla trasferta a Lecce di sabato.

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