Il momento difficile del Milan continua e l’allenatore portoghese è l’accusato numero uno: le parole non lasciano spazio a dubbi
Dallo studio di “Pressing”, Riccardo Trevisani ha analizzato con lucidità il momento critico che il Milan sta attraversando dopo la sconfitta subita a Bergamo. Il quadro tracciato dal giornalista sportivo mette in evidenza i limiti di una squadra incapace di trovare una propria stabilità. Secondo Trevisani, il Milan è una formazione che alterna prestazioni eccellenti contro squadre di altissimo livello, come il Real Madrid o l’Inter, a clamorosi passi falsi contro avversari di minore caratura, come il Parma.
Questa imprevedibilità, sottolinea Trevisani, deriva non solo da un’identità tecnica incerta, ma soprattutto da scelte dirigenziali discutibili. Il riferimento è a una decisione specifica presa a maggio, che il Milan sta pagando tuttora: l’aver confermato un progetto tecnico che non si è rivelato all’altezza delle aspettative. L’opinione del giornalista è chiara: la situazione non potrà migliorare fino a quando il club non deciderà di cambiare guida tecnica.
Fonseca, gli attacchi non si placano
Un altro tema caldo emerso durante la discussione è stato il comportamento dell’allenatore ex Roma. Trevisani ha criticato apertamente l’atteggiamento del tecnico, facendo riferimento al tentativo di emulare José Mourinho, uno degli allenatori più iconici e controversi del calcio moderno.
Secondo il giornalista, “se vuoi fare Mourinho, devi essere Mourinho”, lasciando intendere che imitare un approccio tanto carismatico richiede non solo un talento fuori dal comune, ma anche la capacità di leggere i momenti e gestire le situazioni in modo impeccabile. Fonseca, a detta di Trevisani, non è stato in grado di farlo, commettendo un grave errore di valutazione sia nei modi che nei tempi.
La riflessione si estende dunque alla capacità di un allenatore di costruire credibilità e autorevolezza senza cadere in scelte forzate o atteggiamenti artificiosi. Fonseca, nel tentativo di adottare una strategia “alla Mourinho”, ha ottenuto l’effetto opposto, dimostrando una fragilità che non può permettersi in un contesto competitivo come quello del calcio italiano.
Il dibattito sollevato da Trevisani non riguarda solo il momento di difficoltà del Milan, ma tocca anche temi più ampi, come l’importanza delle scelte dirigenziali e il peso del carisma nella leadership tecnica. La squadra rossonera si trova di fronte a un bivio: continuare a perseverare in un percorso che sta mostrando tutti i suoi limiti, o cambiare rotta per ritrovare la propria identità.