Calcio italiano in lutto, è morto Bruno Pizzul: l’ultima intervista

La giornata si apre con una notizia molto triste: ci ha lasciato Bruno Pizzul, uno dei giornalisti sportivi più amati in assoluto

Per anni, è stato uno dei volti principali del giornalismo sportivo italiano, forse il più amato di tutti, per la sua grande passione, competenza, sobrietà. Un personaggio che ha caratterizzato un’epoca, Bruno Pizzul, che ci ha lasciato quest’oggi.

L’ex telecronista è morto questa mattina all’ospedale di Gorizia, dove si trovava ricoverato. Dopo l’addio alle scene pubbliche, aveva comunque continuato a seguire con grande passione e interesse il calcio e lo sport in generale, con qualche apparizione sporadica, quelle che gli permettevano le sue condizioni di salute. In queste ore, si moltiplicano già gli articoli di commiato, commozione e ricordo e i contributi sui social per tributargli l’ultimo saluto.

Bruno Pizzul, addio a 87 anni: le telecronache della Nazionale restano nel cuore di tutti

Bruno Pizzul è stato un nome e un volto iconico, soprattutto una voce leggendaria. Quella che ha raccontato per 16 anni le partite della Nazionale italiana, nel periodo dal 1986 al 2002.

Bruno Pizzul
Bruno Pizzul, addio a 87 anni: le telecronache della Nazionale restano nel cuore di tutti – Spaziomilan.it (fonte: © LaPresse)

Ai Mondiali dell’86, subentrò a un altro mostro sacro come Nando Martellini. Da lì, le notti della selezione azzurra lo videro protagonista, in particolare di cinque edizioni dei Mondiali e di quattro degli Europei. Per sua sfortuna, non ha potuto raccontare come prima voce della Rai un trionfo. Ci è andato vicino, commentando la finale Mondiale del 1994 e quella degli Europei del 2000.

Bruno Pizzul, una carriera dal calcio al giornalismo

Aveva iniziato nel mondo del calcio come stopper e poi centromediano, per poi interrompere la sua carriera a 24 anni. “Un po’ per un infortunio, un po’ perché mi ero accorto di non avere grandi prospettive”, aveva raccontato qualche mese fa in una ultima intervista.

Bruno Pizzul
Bruno Pizzul, una carriera dal calcio al giornalismo – Spaziomilan.it (fonte: © LaPresse)

Entrato in Rai nel 1970 – “Ero pigro, non lo avrei mai fatto quel concorso, mi spinse mia moglie a provarci“, ha spiegato – per diversi decenni ha affiancato alle telecronache della Nazionale e dei match delle squadre italiane nelle coppe europee altri ruolo importanti, come la conduzione di Domenica Sprint e della Domenica Sportiva, ma non solo.

“Non ero adatto a fare il programmista, mi dissero che c’era un corso per radio e telecronisti“, ha raccontato Pizzul nell’ultima intervista concessa. Da lì è cominciata una vera e propria leggenda, la sua voce continuerà ad accompagnarci.

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