In casa Milan sarebbe già stata presa un’importante decisione in vista dell’estate: il futuro del calciatore rossonero è già segnato.
Il Milan è alle prese con la programmazione della prossima stagione. Il punto di partenza sarà l’arrivo del nuovo Direttore Sportivo, con Giorgio Furlani che nel corso delle prossime settimane inizierà i dialoghi per prendere la decisione definitiva.
Decisione già presa, invece, sul fronte Sergio Conceicao, che a fine stagione dirà addio Milanello. Oltre al tecnico portoghese, a salutare sarà anche Francesco Camarda, pronto per un’esperienza in prestito in Serie A.
Milan, scelta fatta su Camarda: partirà in prestito secco in estate
Dopo essere stato ad un passo dal trasferimento al Monza nel corso della finestra di mercato invernale, Francesco Camarda è pronto a salutare il Milan in estate. La decisione del club rossonero è quella di mandare il centravanti azzurro in prestito secco per permettergli di giocare con maggiore continuità in un campionato come la Serie A.

La squadra maggiormente interessata al classe 2008 continuerebbe ad essere il Monza ma la probabile retrocessione in Serie B renderebbe questa trattativa molto complicata. L’intenzione sembra infatti essere quella di far vivere a Camarda una stagione da titolare nel nostro massimo campionato, con la serie cadetta che per il momento non rappresenterebbe una prima scelta per il club rossonero.
Camarda, lo scorso luglio, si è legato al Milan fino al 30 giugno 2027, rinnovando il suo contratto e firmando un accordo di durata triennale (la durata massima per i giocatori minorenni).
Milan, il messaggio di Rivera per Camarda: “Deve credere in sé stesso”
Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex rossonero Gianni Rivera ha parlato, tra le altre cose, anche di Francesco Camarda e della sua situazione al Milan:
Se il ragazzo ha qualità deve giocare. Io non ho debuttato a 15 anni per stare in panchina. E lui deve credere in se stesso. Bisogna prima di tutto ridisegnare la società.

Oltre alla benedizione per Camarda, Rivera non ha risparmiato una dura critica all’attuale società rossonera:
Se mi vogliono come consulente potrei dare buoni consigli. Posso fare tutto, dal presidente all’allenatore e giocare gli ultimi sei minuti. Assenza al 125° anniversario? Il Milan senza la sua storia non è il Milan. Ma cosa vuole che sappiano gli americani di storia e di calcio?