Il futuro di Alexis Saelemaekers è ancora tutto da scrivere: novità in arrivo.
Un talento che brilla, un futuro tutto da scrivere e un’estate che si preannuncia rovente. Alexis Saelemaekers, l’esterno belga arrivato alla Roma la scorsa estate in uno scambio di prestiti con Tammy Abraham, è diventato in pochi mesi un pilastro della squadra giallorossa.
Dopo un infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fermo due mesi, il classe 1999 ha messo in mostra una duttilità da capogiro, passando da esterno alto a sinistra a quinto di destra con una naturalezza che ha conquistato tutti: tifosi, compagni e mister.
Alexis Saelemaekers: da sorpresa a beniamino della Roma
Arrivato quasi in punta di piedi, Saelemaekers ha impiegato poco a prendersi la scena. 6 gol e 3 assist in 17 gettoni con la maglia giallorossa sono un bottino che fa rumore. I tifosi lo adorano, i compagni si fidano ciecamente di lui, e sul campo sembra un veterano, altro che un ragazzo del ’99.
Eppure, il suo destino è appeso a un filo: la Roma non ha un diritto di riscatto, e il Milan, proprietario del cartellino, potrebbe richiamarlo a Milanello o cederlo altrove.
I primi approcci di gennaio tra i due club hanno fatto emergere una distanza che sembra un burrone: la Roma sognava uno scambio alla pari con Tammy Abraham, ma il Milan nicchia sull’attaccante inglese e valuta il belga tra i 25 e i 30 milioni di euro. La volontà del giocatore conterà, ma fino a un certo punto.
Saelemaekers e la Premier League: il Nottingham Forest ci prova
E se il futuro di Saelemaekers fosse lontano dall’Italia? La Premier League lo corteggia da tempo. Saelemaekers poteva già emigrare in Inghilterra la scorsa estate quando Leicester, West Ham e Nottingham Forest avevano bussato alla porta del Milan.
Ora il Forest è tornato alla carica, e non scherza, scrive Calciomercato.com. Hanno sondato il terreno con gli agenti del giocatore, mettendo sul piatto argomenti che pesano. Per la Roma è una minaccia vera, una di quelle che ti fa tremare i polsi. I tifosi giallorossi, che già lo considerano un idolo, incrociano le dita: perdere un talento così, dopo averlo visto sbocciare all’Olimpico, sarebbe un colpo al cuore. La palla, ora, passa alla dirigenza: servirà un gioco di prestigio per tenerlo nella Capitale.