
"Uno gioca alla carlona, l'altro gigioneggia": attacco durissimo ai rossoneri, le parole dell'ex ansa spaziomilan.it
L’ex giocatore del Milan riserva parole dure nei confronti di alcuni calciatori rossoneri. Poi però parla dei tre giocatori che vede meglio ora nella squadra.
Il Milan dovrà fare del suo meglio per chiudere bene questa stagione che, però, in parte è ormai già compromessa. I diavoli hanno vinto con molta fatica le ultime due gare di Serie A contro due avversarie sì ostiche, ma non impossibili da battere e di media classifica. Sia con il Lecce che con il Como sono partiti in svantaggio per poi recuperare e vincere. Ora, al rientro dalla pausa Nazionali, ci sarà subito il derby di Coppa Italia, l’ennesimo della stagione verrebbe da dire. A Viva el Futbol a parlare del Milan è stato Antonio Cassano.
L’ex giocatore della Nazionale e di Inter e Milan tra le altre si è espresso duramente sul club rossonero, spiegando cosa manca secondo lui: “Il Milan è una squadra scollegata. Ha Reijnders e Pulisic che fanno la differenza e danno continuità, ma sono solo loro due“.
Così esordisce Cassano che spiega come il Milan sembra non avere un obiettivo comune spiegando che Reijnders e Pulisic non possono di certo mantenere una squadra da soli. Poi parla anche dei due nuovi innesti del Milan dal mercato invernale: Gimenez e Joao Felix. I due neo acquisti non hanno ancora inciso davvero, complice in un caso anche la squadra.
L’ex attaccante spiega poi la situazione di Gimenez al Milan: “Gimenez fa fatica, arriva da un altro campionato, deve essere aiutato dai suoi compagni che devono farlo rendere al meglio“.
Spiegando questa cosa poi non si risparmia su Leao e sul suo atteggiamento in campo: “Gioca con Leao che va alla carlona, non è connesso con gli altri. Pulisic è forte ma non è un 10, Reijnders ha i suoi inserimenti ma sui laterali non c’è chi crossa. Gimenez a me piace ma deve essere aiutato dai compagni“.
Poi chiude così esprimendosi su Joao Felix: “Stravedo per lui ma qualcosa mi sfugge. Non ha trovato la giusta connessione con gli altri giocatori. Ha un grandissimo talento però è da sei anni che deve fare lo step successivo e non lo fa. Spesso finisce per gigioneggiare in campo“.