L’ex Milan è tornato a far parlare di sé con critiche al vetriolo contro Rafael Leao: l’attaccante portoghese finisce di nuovo sotto i riflettori, tra polemiche e un futuro sempre più incerto.
Rafael Leao è senza dubbio uno dei nomi più chiacchierati nell’universo rossonero. L’attaccante classe 1999 è da anni una delle stelle del Milan, soprattutto dopo lo Scudetto vinto nella stagione 2021/2022. Eppure, dopo la grande vittoria del 19esimo titolo nazionale, il portoghese del Diavolo non è riuscito a tenere alta l’asticella, mettendo in mostra un rendimento altalenante che continua a dividere tifosi e addetti ai lavori. In questa stagione, il numero 10 non è riuscito a brillare come ci si aspettava, e il suo contributo in campo è spesso messo in discussione. Con uno stipendio da 7 milioni di euro netti all’anno, Leao è il giocatore più pagato della rosa milanista, una cifra che pesa come un macigno quando i gol e gli assist latitano. Non stupisce, quindi, che le critiche nei suoi confronti siano sempre più frequenti, soprattutto da chi ha indossato la maglia rossonera in passato.
Antonio Cassano contro Rafael Leao: le critiche sono pesantissime!
Il protagonista dell’ultima bordata è Antonio Cassano, ex talento del Milan e oggi opinionista senza peli sulla lingua. Durante l’ultima puntata di Viva El Futbol, trasmessa su Twitch, Fanta Antonio non ha risparmiato parole durissime: “Qualche coglione parla di Leao e mi rompe i coglioni, ha fatto 6 gol. Ferran Torres ne ha fatti 15. Facciamo passare Leao per un fenomeno, fa due sgroppate e perde 73 palle. Mi sono rotto i coglioni a parlare di Leao, fa cagare”. Un attacco frontale, diretto, che non lascia spazio a interpretazioni.
Non contento, Cassano ha rincarato la dose: “I più forti al Milan sono Maignan, Reijnders e Pulisic. Leao fa 6 gol in campionato… Anche questo allenatore, 4 volte lo ha messo in panchina, ci sarà un motivo se tutti lo parcheggiano. Ferran Torres fa panchina al Barcellona e ha fatto 15 gol. Leao ne ha fatti 6”. Il confronto con l’attaccante spagnolo del Barcellona è un leitmotiv nelle sue critiche, un modo per sottolineare quanto, secondo lui, Leao non stia rendendo rispetto al suo stipendio milionario.

Non è la prima volta che Cassano si scaglia contro Leao. Ogni volta che il portoghese finisce al centro del dibattito nella trasmissione, l’ex rossonero tira fuori frecciatine durissime e modi di dire coloriti, lanciando bordate che fanno rumore. E Leao? Non sta zitto. Spesso risponde sui social, con emoticon ironiche o frasi pungenti, dando vita a un botta e risposta che tiene viva la tensione tra i due. Un duello che, a suo modo, è diventato un piccolo classico del calcio italiano moderno.
Ma al di là delle parole di Cassano, il vero nodo da sciogliere è il futuro di Rafael Leao con il Milan. La stagione rossonera è stata finora un mezzo disastro: noni in classifica, lontani anni luce dalla zona Champions e con un morale sotto i tacchi. In questo contesto, il club sta iniziando a fare due conti, e Leao potrebbe essere uno dei sacrificati per tenere immacolato il bilancio. Secondo il Corriere dello Sport, il Milan starebbe valutando una cessione, con una cifra tra i 75 e gli 80 milioni di euro sul tavolo, ben lontana dalla clausola rescissoria di 175 milioni presente nel suo contratto.
Il futuro di Rafael Leao al Milan: cessione in vista
La panchina contro il Napoli ha fatto rumore, un segnale chiaro che Leao non è più intoccabile. Prima Paulo Fonseca e poi Sergio Conceicao hanno spesso scelto di lasciarlo fuori, preferendo altre soluzioni tattiche. Domani, nella semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, Leao dovrebbe tornare titolare, ma il suo status di stella indiscussa sembra ormai un ricordo. La tifoseria è divisa: c’è chi lo difende a spada tratta, ricordando le magie del passato, e chi lo vede come un peso, un talento che non riesce più a fare la differenza.
Il Milan si aspettava di più da lui, questo è fuori discussione. Leao era considerato il top player, la punta di diamante di una squadra che sognava di tornare grande. Ma i numeri parlano chiaro: 6 gol in campionato sono troppo pochi per chi guadagna così tanto e porta sulle spalle il numero 10. Se la stagione finisse senza Europa, la dirigenza potrebbe decidere di fare cassa, usando i soldi della sua cessione per finanziare una campagna acquisti che dia una scossa al progetto.

Il suo entourage sta già sondando il terreno, e le opzioni non mancano. La Premier League sembra la destinazione più probabile, con il Chelsea che da tempo tiene d’occhio il portoghese. I Blues cercano un attaccante rapido e tecnico, e Leao potrebbe essere il profilo giusto per dare vivacità al loro reparto offensivo. Ma non c’è solo Londra nel futuro del numero 10 rossonero: anche il Barcellona osserva la situazione, magari sognando un colpo a prezzo di saldo rispetto alla clausola iniziale.
C’è anche la pista che porta in Saudi Pro League. L’Arabia Saudita, con i suoi club pieni di petroldollari, sta attirando sempre più campioni, e un’offerta monstre potrebbe far vacillare sia Leao che il Milan. A 25 anni, sarebbe una scelta sorprendente per un giocatore nel pieno della carriera, ma nel calcio di oggi niente è impossibile. Una cosa è certa: il portoghese vuole chiarezza. Vuole sapere se il Milan ha ancora un progetto che lo veda ancora protagonista, o se è arrivato il momento di dirsi addio. La scelta del nuovo direttore sportivo e dell’allenatore sarà cruciale, e i nuovi arrivati dovranno affrontare subito la “grana Leao”. Ma il tempo stringe, e portoghese non è mai stato così lontano dai colori rossoneri come in questo momento. Tra critiche, panchine e voci di mercato, il suo futuro è un rebus tutto da decifrare.