Jens Petter Hauge si racconta: “Milan-Bodo Glimt mi ha cambiato la vita”.
Alla vigilia del big match di Europa League tra Bodo Glimt e Lazio, Jens Petter Hauge ha aperto il cuore in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. L’attaccante norvegese, oggi colonna del Bodo Glimt, ha ripercorso con emozione il suo passato al Milan, raccontando come una notte a San Siro abbia segnato per sempre la sua carriera.
Un viaggio tra ricordi, sogni realizzati e quella fame di calcio che lo porta ancora a dare tutto, stasera, nei quarti di finale contro i biancocelesti.
Quella notte a San Siro: il sogno di Hauge contro il Milan
Il 25 settembre 2020, il Bodo Glimt di Hauge affrontava il Milan a San Siro per il terzo turno preliminare di Europa League. Una partita che finì 3-2 per i rossoneri, ma che mise in luce il talento del giovane norvegese. “Mi ha cambiato la vita”, ha confessato Hauge con un sorriso che sa di nostalgia. “Io, un ragazzo di Bodo, mi ritrovai a giocare a San Siro. E stavo da Dio. Qualche giorno prima avevo giocato una delle partite migliori di sempre. Avevo fiducia in me stesso, correvo più degli altri e chiusi con un gol e un assist.”

Quel gol e quell’assist non passarono inosservati. Geoffrey Moncada, responsabile scouting del Milan, aveva già messo gli occhi su di lui dopo aver studiato i suoi video. Ma per Hauge, quella notte fu molto più di una vetrina. “Ricordo la notte in albergo: non riuscivo a dormire, così presi una Coca Cola e riguardai di nuovo la partita. Avevo i brividi”, ha raccontato.
“Qualche giorno dopo scesi in campo per l’ultima volta col Bodo e poi volai a Milano. Mi volevano in tanti. Un club mi inviò i biglietti aerei, ma rifiutai per il Milan. Era l’unica opzione possibile. Un sogno realizzato“.