“Al Milan non c’è visione, solo giochi di potere”, volano accuse pesanti: Cardinale nel mirino

Cruciani contro il Milan di Cardinale - (LaPresse) SpazioMilan.it

Continuano ad arrivare critiche di una certa caratura all’indirizzo della proprietà del Milan: il giornalista attacca duramente la società di Gerry Cardinale.

Nonostante la Supercoppa vinta e la possibilità di arricchire ulteriormente la bacheca con la Coppa Italia, la stagione del Milan in fin dei conti può ritenersi comunque deludente. Il club auspicava che con l’esonero di Fonseca e l’arrivo di Conceicao qualcosa potesse cambiare in meglio, ma così non è stato. L’eliminazione ai playoff di Champions col Feyenoord, abbinato allo scivolone in classifica, hanno fatto crollare tutti i piani, mettendo in luce le criticità di una programmazione poco definita. Lo specchio della stagione del Milan è l’attuale posizione in classifica: i rossoneri sono noni e con la sola speranza di vincere la Coppa Italia per non essere esclusi dal treno Europa. Una situazione che tiene vive le critiche, non facendo altro che alimentare l’astio e le polemiche nei confronti della proprietà.

Cruciani attacca il Milan: il giornalista muove accuse pesantissime!

Anche Giuseppe Cruciani ha assunto una posizione molto chiara e dura sul momento del Milan, attaccando in modo diretto la società rossonera con parole pesantissime. Il giornalista ha mosso le sue accuse nei confronti della proprietà durante ‘Aria Fritta‘, podcast di ‘Chiamarsi Bomber‘: “Il problema è che nel Milan non ci sono visioni. Ci sono giochi di potere, una guerra per le poltrone”.

Cruciani ha parlato usando la sua solita e inconfondibile dialettica, diretta e senza freni: “Nella guerra di poltrone quelli che ci rimettono sono i tifosi del Milan, che in questo momento vedono una società che è completamente allo sbando. Si è parlato per mesi in maniera impropria del nuovo direttore sportivo: candidati, contro candidati, doppi incontri, tripli incontri, 5 ore di incontri. Una specie di Conclave anticipato, per poi ritrovarsi addirittura nella situazione in cui pare adesso non ci sia bisogno di un direttore sportivo e si resta con l’assetto attuale”.