Sergio Conceiçao presenta il match contro il Bologna in conferenza stampa.
È la vigilia della finale di Coppa Italia: domani sera, alle 21, Milan e Bologna si contenderanno il trofeo all’Olimpico. Sergio Conceiçao parlerà alle 16.30 in conferenza stampa presentando la sfida e rispondendo alle domande dei giornalisti presenti a Roma.
“Penso che faccia parte della storia del Milan questo peso, questa pressione. È normale in questi grandi club. Dobbiamo concentrarci solo su domani, focalizzati su quello, su cosa fare, sugli avversari, su che momenti diversi ci saranno rispetto all’ultima sfida ed essere pronti”.
“I risultati sono positivi, ma è una cosa normale. La conoscenza che ho dello staff permette che la squadra abbia avuto un’evoluzione a livello individuale e collettivo. È stato difficile nei primi tre mesi, ma ne abbiamo già parlato. Noi viviamo di risultati, vogliamo portare molto un risultato positivo che ci darebbe un trofeo e la possibilità di giocare in Europa domani”.
“Questo stadio mi ha dato belle soddisfazioni ma ero ancora calciatore, è passato il tempo. Per domani dovremo avere lo stesso atteggiamento e vivere ogni duello come se fosse l’ultimo. Dobbiamo essere pronti a ogni scenario, sapendo che affrontiamo una squadra diversa da quella di qualche giorno fa. Ci siamo preparati bene, speriamo in una buona risposta domani”.
Conceiçao presenta Milan-Bologna: tutte le parole
“Gioca Jovic o Gimenez? Non ve lo dico, non lo sanno neanche loro”.
“Di sicuro un trofeo fa piacere, sarebbe una soddisfazione per i tifosi all’interno di un’annata difficile. Sembriamo arrabbiati ma dentro abbiamo un piacere enorme di affrontare il Bologna in finale: non c’è paura, ma voglia di titolo”.
“La frase “Poi parlerò io” è una promessa o una minaccia? Né una né l’altra”.
“Leao? Lui sta bene. Adesso abbiamo allenamento alle 18.00. Abbiamo a disposizione Rafa. Anche il Bologna ha uomini rientrati. Penso che più delle individualità, che sono sempre importanti, è proprio la squadra ad essere più importante delle individualità”.

“I ragazzi credono in quello che facciamo e l’importante è quello. Certo, i risultati positivi aiutano sempre ma io ho la consapevolezza di avere un gruppo che sa di non poter solo parlare ma dover fare i fatti. Se abbiamo rimontato tante partite è anche grazie a chi usciva dalla panchina, questo è il gruppo e l’unione. Io sono tranquillo, spero di vedere questo in campo anche domani, dal primo minuto”.
“Non voglio ridire tutte quelle scuse che i tifosi non vogliono ascoltare: loro vogliono i risultati. Siamo in un club storico, non dobbiamo pensare a molto alto se non a vincere questa Coppa Italia. Contro una squadra che ha fatto un campionato molto positivo e un allenatore abituato a questo tipo di partite. Il Bologna è molto competitivo”.
“Ho già tante partite da allenatore, lo faccio da 13 anni. Tutto l’ambiente ha voglia di vincere, l’adrenalina c’è sempre ma non penso certo a che faccia avere davanti a voi, per passare un’espressione o un’altra. Sono quello che sono. E nello sport non esiste la paura, ma la voglia di competere. Questo è lo spirito che ha chi vuole vincere“.
“Fofana rientra? Quanto è importante riaverlo? Non sappiamo ancora se è al 100%, veramente, non sto bluffando. Ha un problema al piede, vedremo fino all’ultimo: ha fatto l’ultimo allenamento, ma il problema è un po’ particolare e il dottore ci saprà dire meglio. Spero di averlo domani“.