L’ex Milan manda una frecciatina alla proprietà: secondo la vecchia bandiera, due coppe non bastano al club per salvare la stagione.
Nell’ultimo turno di Serie A, il Milan di Sergio Conceicao ha ottenuto la sua quarta vittoria di fila. I rossoneri hanno dato un saggio di quello che potrebbe essere la finale di Coppa Italia contro il Bologna, battendo proprio gli emiliani con il punteggio di 3-1. Dunque, il Diavolo si proietta alla sfida di Roma con l’entusiasmo alle stelle, forte anche di una striscia di risultati utili importanti. All’interno dell’ambiente c’è la consapevolezza e la determinazione giusta di portare a casa un secondo titolo dopo la Supercoppa vinta a gennaio. Un trofeo che permetterebbe ai rossoneri di qualificarsi all’Europa League e di quantomeno salvare la stagione. C’è però chi la pensa diversamente, come Massimo Ambrosini.
Ambrosini bacchetta il Milan: il messaggio è chiaro
L’ex centrocampista del Milan, Massimo Ambrosini, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport. La vecchia bandiera rossonera ha parlato senza filtri: “La sfida di campionato di venerdì ha detto che la finale sarà equilibrata e che il Bologna dovrà avere un’attenzione estrema, altrimenti verrà punito dalle individualità del Milan”.
Ambrosini ha sottolineato: “Se il ko di San Siro rischia di pesare per il Bologna? No. In finale si azzerano tutti i pensieri su passato e futuro. L’unico obiettivo è alzare la coppa. Il Milan venerdì aveva la testa più libera del Bologna, in corsa per la Champions. La Coppa Italia invece è un obiettivo comune: non so chi avrà più pressione, ma il carico emotivo ci sarà per tutti”.

Secondo l’ex Milan, due coppe non basterebbero ai rossoneri per salvare la stagione: “Troppe volte non ha sfruttato l’occasione per mostrare le proprie qualità. Non ci si può accontentare di due coppe se poi non si compete per l’obiettivo minimo del club, il quarto posto in campionato. Nuovo modulo? La squadra adesso ha una quadratura e un’energia migliore rispetto a qualche mese fa. Il Milan ha sempre avuto una rosa forte, ma un contesto collettivo oliato esalta le qualità dei singoli”.