La questione nuovo ds tiene banco in Casa Milan: spunta un nome inaspettato.
Sfuma la pista Igli Tare. Niente da fare anche per Tony D’Amico. Il nome che oggi prende quota per la direzione sportiva del Milan è quello, a sorpresa, di Lee Congerton, 51 anni, gallese, attualmente all’Al-Ahli e con un passato recente all’Atalanta come responsabile per lo sviluppo dell’area sportiva internazionale.
Secondo quanto riportato oggi da La Gazzetta dello Sport, Congerton è diventato il candidato principale per un ruolo cruciale in vista della prossima stagione, quella in cui il club rossonero sarà chiamato a ricostruire dopo un’annata deludente. Il profilo del dirigente britannico sembra rispondere ai criteri fissati dalla società: esperienza internazionale, mentalità europea e conoscenza del mercato.
Un percorso variegato: da scout a scopritore di talenti
Il suo nome può non suonare familiare quanto quello di un Paratici, ma Congerton porta con sé un bagaglio di competenze tutt’altro che trascurabile. La sua carriera da calciatore è stata frenata dagli infortuni, ma è nel mondo dirigenziale che ha saputo costruirsi una reputazione solida. Ha cominciato lavorando nei settori giovanili di Wrexham, Liverpool e Chelsea, per poi diventare capo scout proprio con i Blues.
La sua prima vera esperienza internazionale lo porta in Germania, dove da direttore tecnico dell’Amburgo contribuisce all’arrivo di un giovanissimo Hakan Calhanoglu, allora in forza al Karlsruhe. Seguono poi le esperienze in Inghilterra e Scozia, al Sunderland, al Celtic e al Leicester.

Nel marzo 2022 approda all’Atalanta, dove lavora fianco a fianco con Luca Percassi. È proprio Congerton a spingere per gli arrivi a Bergamo di giocatori come Ademola Lookman, Ederson e soprattutto Rasmus Højlund, oggi attaccante del Manchester United e protagonista nella corsa alla finale di Europa League.
Il profilo di Congerton piace perché unisce competenza tecnica, visione strategica e una discreta abilità nello scovare talenti in fase embrionale. In un momento in cui il Milan ha bisogno di idee chiare e decisioni forti, sul mercato ma anche a livello strutturale, un uomo abituato a muoversi tra diverse realtà calcistiche potrebbe rappresentare la figura giusta da cui ripartire.