La suggestione che Ciro Immobile possa tornare in Serie A è concreta e anche il Milan è uno dei club sulle sue tracce.
Procede a rilento la programmazione del Milan per la prossima stagione: dopo aver annunciato in pochi giorni il nuovo allenatore e il nuovo direttore sportivo, nelle persone di Massimiliano Allegri e Igli Tare, il lavoro della dirigenza di Via Aldo Rossi non procede a gonfie vele come invece si preannunciava. Forse il tecnico rossonero deve fare ancora richieste precise in ottica mercato, forse la dirigenza aspetta l’inizio dei lavori, previsto per il 7 luglio, prima di affondare colpi, o forse c’è solo una considerazione sbagliata dei tempi. Il Milan ha bisogno di rinforzi, e questi rinforzi devono possibilmente arrivare durante i primi giorni della preparazione, per stringere i tempi.
Milan-Immobile, si può fare: ma c’è un ostacolo
La squadra rossonera ha bisogno di innesti in vista della prossima stagione, per provare a risollevarsi sia in Italia che in Europa, dopo i pessimi risultati ottenuti nella stagione appena passata. Uno dei reparti su cui i rossoneri devono intervenire è il reparto offensivo, in particolare la prima punta: attualmente solo Gimenez è sicuro di rimanere in rossonero, Abraham torna alla Roma mentre Jovic verrà ceduto. A questo punto, nelle ultime ore è uscita l’indiscrezione Ciro Immobile.

Da una stagione Immobile è in forza al Besiktas, ma la sua avventura in Turchia non è sbocciata un granché. L’attaccante italiano tornerebbe volentieri in Italia, avvicinandosi di fatto a tutta la famiglia, ma l’età può impedire un suo ritorno. Secondo quanto riportato da Alfredo Pedullà sul proprio canale YouTube, il Milan può essere un club in corsa:
Ciro Immobile vorrebbe tornare in Italia, a conferma che già dalla scorsa primavera la sua avventura con il Besiktas aveva vissuto momenti abbastanza complicati. Ma non è una strada semplice: l’attaccante è stato proposto alla Fiorentina, addirittura lo hanno accostato alla Lazio. Immobile è stato proposto al Milan, il rapporto con Tare può fare la differenza, ma la domanda è: si può prendere come seconda o terza punta un attaccante specialista con un ingaggio pesante e all’interno di una rivisitazione anagrafica della rosa?
Immobile ha ormai 35 anni ed è chiaro che il Milan cercherà di puntare più sui giovani, ma l’attaccante italiano rimane comunque uno degli ultimi più forti a livello nazionale, e una sua presenza nello spogliatoio può fare la differenza.