Milan, Igli Tare si presenta: “Un sogno essere qui. Modric per guidare, Leao è il futuro. Niente rivoluzione”
Igli Tare si presenta al mondo Milan con parole cariche di emozione e pragmatismo. L’ex dirigente della Lazio, ora nuovo direttore sportivo rossonero, ha parlato per la prima volta da quando ha assunto l’incarico, chiarendo idee, obiettivi e priorità del club. “Per me è un sogno, da piccolo tifavo Milan”, esordisce, lasciando spazio però subito alla concretezza. “Non sarà rivoluzione, ma una costruzione intelligente. Lavoreremo con lucidità, reparto per reparto”.
Modric per fare la differenza
Uno dei nomi che ha fatto subito rumore è quello di Luka Modric. Il croato, libero dopo l’addio al Real Madrid, è considerato da Tare un innesto cruciale.

“Molti lo vedono come un colpo a effetto, ma non è così. Ci serve un leader, qualcuno che sappia guidare. E lui è venuto da noi chiedendoci una cosa sola: ‘Possiamo vincere il campionato?’. Questa è la mentalità che vogliamo”.
Centrocampo da rifare, Musah non convince
Il primo reparto su cui si interverrà pesantemente è il centrocampo. “Stiamo cercando un mediano vero. Musah ha altre caratteristiche, può giocare in diversi ruoli ma non copre le esigenze che abbiamo. In rosa abbiamo anche Loftus-Cheek, uno dei più completi in Europa: dovremo solo gestire i suoi acciacchi”.
Difesa, via Theo. Maignan resta (per ora)
Capitolo difesa: il Milan dovrà agire su più fronti. “Servono due terzini e, se partirà un centrale, anche un difensore centrale”. Theo Hernandez saluterà direzione Al-Hilal: “Aveva voglia di nuove esperienze, scelta condivisa”. Diverso il discorso per Maignan, dato in orbita Chelsea: “Per ora non si muove. È un punto fermo per noi, dentro e fuori dal campo”.
Attacco: Camarda al Lecce, si cerca un bomber vero
In avanti, riflettori puntati su un nuovo centravanti. Camarda partirà in prestito al Lecce per farsi le ossa. “Abbiamo bisogno di un attaccante d’area, uno che si giochi il posto con Gimenez. Serve fisicità, presenza, gol”.

E Leao? “Rafael è intoccabile. Con me e Allegri si è confrontato subito, è curioso, vuole capire il progetto. Non abbiamo ricevuto offerte per lui, e non c’è nessun segnale d’addio”.
Intesa totale con Allegri
Fondamentale, infine, il rapporto con Massimiliano Allegri, nuovo tecnico rossonero. “Ci sentiamo ogni giorno, c’è massima condivisione. Abbiamo visione comune: costruire una squadra che palleggi, che domini il gioco. Il blitz a Lugano è stato decisivo per portarlo qui. Ora aspettiamo le occasioni giuste dal mercato, ma sappiamo che il primo obiettivo è il mediano basso. Quella è la priorità assoluta”.