
Milan, il rossonero contro la dirigenza: “Non capisco perché muoversi così” (Lapresse)- spaziomilan.it
Carlo Pellegatti si esprime in toni molto duri nei confronti delle ultime mosse di mercato della dirigenza rossonera
Il noto giornalista, in uno dei suoi video su Youtube, è rimasto interdetto a seguito di alcune scelte della società che stanno indebolendo il settore giovanile dei rossoneri. Sempre secondo l’opinionista, questo è un problema che il Milan si porta da un pò di stagioni, in cui ha già dimostrato di lasciar partire i giovani più interessanti del vivaio senza investirci realmente.
Un trend che rischia di danneggiare non solo il Milan, ma tutto il nostro campionato. Non a caso uno dei problemi lamentati da molti opinionisti risale all’incapacità delle dirigenze dei grandi club di puntare su giovani talenti del proprio vivaio. Una mentalità che finisce inevitabilmente per riflettersi nei grossi problemi della Nazionale, dove scarseggiano grandi talenti. A differenza di quanto avviene in altri paesi europei (Spagna, Francia, Inghilterra tra tutti) l’Italia si dimostra ancora indietro, come dimostrano gli ultimi movimenti del Milan, denunciati da Pellegatti.
Il discorso di Carlo Pellegatti prende il via dall’ultima cessione del Milan, quella di Mattia Liberali. Il classe 2007 è considerato uno dei talenti più brillanti del Milan Futuro, dove, nell’ultima stagione, ha collezionato 4 gol e 2 assist in 20 presenze. Il centrocampista offensivo aveva pure esordito in campionato contro il Genoa.
Secondo Pellegatti il problema della cessione del giocatore al Catanzaro starebbe nella formula: Liberali infatti si unirà al club calabrese a titolo definitivo, con i rossoneri che mantengono una percentuale del 50% sulla rivendita. Una formula che per l’opinionista rischia di danneggiare esclusivamente il Milan, che perderà qualsiasi controllo sul talento, disinteressandosi del futuro del giovane talento.
La cessione di Liberali non è un unicum degli ultimi anni rossoneri ma, piuttosto, una formula che continua a ripetersi da un po’ di stagioni. Infatti Pellegatti riporta in evidenza le cessioni di Brescianini e Vasquez, due giocatori su cui il Milan avrebbe potuto investire di più. Il portiere colombiano, dopo un’ottima stagione in prestito all’Empoli, si è unito alla Roma senza portare nessun incasso nelle casse del Milan, che decise di non rinnovargli il contratto.
Il caso Brescianini invece è molto simile alla cessione di Liberali. Il centrocampista, attualmente in forze all’Atalanta, venne venduto dai rossoneri al Frosinone a titolo definitivo a 0 ma con un diritto del 50% sulla rivendita. Una situazione ricorrente che dimostra una certa reticenza della dirigenza rossonera nell’investimento di giovani talenti.