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Miguel addolcisce lo “special-one”

Miguel Ángel de las Cuevas Barberá, noto come Miguel, nell’anticipo di sabato in Liga si è ritagliato un posto nel nostro piccolo osservatorio sul calcio internazionale. El Látigo al 78’ porta palla sulla sinistra, chiede l’uno-due con Cases che con un preciso passaggio di ritorno taglia al centro dell’aria nuovamente Miguel. Il centrocampista di Alicante, si accentra sfruttando una finta del compagno, che nasconde la visuale a Casillas, e con un colpo di biliardo deposita la palla in rete. Il suo gol ha spezzato le gambe dei blancos per il titolo, le distanze dall’inarrestabile Barcellona aumentano ad otto punti di ritardo. Il quarto gol in Liga del centrocampista in maglia bianco-rossa è uno di quei gol che si ricorderanno nel tempo perché regala un dispiacere al borioso Josè Mourinho. Quest’utlimo dopo 9 anni e 38 giorni senza sconfitte casalinga  da allenatore, ha perso la sua imbattibilità personale.

Lo Sporting già artefice di una pregevole gara a febbraio contro i blau-grana di Pep Guardiola, contro il Real ha fatto risultato pieno, conquistando una “vittoria storica” al Bernabeu, ed in particolare con i tre punti conquistati largheggia la consapevolezza che la salvezza è più vicina. Miguelo dopo tre anni all’Atletico Madrid, quindi una sorta di rivincita trasversale, sembra aver trovato a Gijon, il giusto ambiente dove potersi affermare. il gracile centrocampista, appena 69×175, è tutta sostanza e grande corridore. Gli otto gol messi a segno l’anno scorso, sempre in maglia biancorossa, saggiano la sua bontà di marcatore.

Ma l’altro protagonista, se non il vero uomo da retrocopertina, è proprio l’allenatore dei “galacticos”. Infatti, a dispetto di tutti, è  proprio l’istrionico portoghese a destreggiarsi, non per le sue abilità di grande “comunicatore”, ma per un pregevole atto di sportività .            Al termine della gara Josè Mourinho si è recato negli spogliatoi ospiti per congratularsi e complimentarsi con il suo avversario Manuel Preciado, stringendo la mano a ciascun calciatore. Proprio pochi mesi l’allenatore del Gjion erata protagonista di una dura polemica a distanza con ‘Mou’, al quale aveva dato della “canaglia”. Oggi invece tutto sembra esser scivolato via, perché lo stesso Preciado sottolinea il suo comportamento e lo ringrazia per tale riconoscimento. Anche se il record è stato cancellato, dobbiamo dare a “Josè” quello che è di “Josè”, che senza dubbio strappa consensi per l”insolito atteggiamento d’umiltà. I grandi allenatori sanno anche incassare le sconfitte e non solo le vittorie!

Alessandro D’Auria

 

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redazione