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Verso il Genoa con qualche malumore

Il Napoli deve sbrigarsi a chiudere velocemente la questione Champions. Benchè la piazza partenopea sia tranquilla e orgogliosa per l’andamento del campionato, si ha l’impressione che squadra, società e allenatore siano distratti da qualche rumors di troppo.

Chiacchiericci che aumentano giorno dopo giorno e che rischiano di minare la tranquillità di tutto l’ambiente azzurro, come quelli provenienti da Torino che vorrebbero Walter Mazzarri alla Juve dalla prossima stagione. Perchè il coach toscano non ha mai smentito categoricamente questa ipotesi, permettendo così alle malelingue di disturbare il gran finale del Napoli? Voci come questa hanno solo una funzione destabilizzante, quindi Mazzarri quasi certamente rimarrà al suo posto anche l’anno prossimo.

In fondo sarebbe illogico rinunciare alla sua prima -probabile- Champions League per andare alla corte di  una società che non può più spendere grandi cifre ma che pretende comunque tantissimo dai suoi ultimi allenatori (basta guardare la fine che hanno fatto i vari Deschamps, Ranieri, Ferrara e  Zaccheroni) ma, soprattutto dal punto di vista economico, è solo lontanissima parente della grande Juventus di Lippi, Moggi, Bettega, Giraudo e Giovanni Agnelli.

 


Un altro motivo di tensione riguarda il “premio Champions”: il presidente De Laurentiis elargirebbe ai suoi calciatori  tre milioni d’euro, al lordo delle trattenute, invece dei tre e mezzo richiesti per il raggiungimento del terzo posto finale.

Hugo Campagnaro, in un’intervista per il quotidiano argentino Clarin, ha detto la sua sul momento del Napoli: Per i napoletani è stato molto importante arrivare alla fine del campionato e poter lottare con le squadre più potenti, come Milan e Inter. Stiamo facendo qualcosa di incredibile, ma noi giocatori dobbiamo rimanere freddi: però il clima che si respira in città è molto buono, i nostri tifosi sono sempre al nostro fianco, e noi abbiamo il dovere di provarci fino alla fine”.

Nelle prossime partite saranno fondamentali proprio la freddezza, l’equilibrio, l’esperienza e la forza psicofisica che i giocatori più navigati del gruppo azzurro (come Cannavaro, Grava, De Sanctis, Aronica, Maggio e lo stesso Campagnaro) sapranno trasferire al resto della squadra.

Ora, per il Napoli, è il momento di produrre lo sforzo finale. Solo una manciata di punti ed i tifosi azzurri la prossima stagione potranno ascoltare l’inno della Champions League dal vivo.

Marco Soffitto

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redazione