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La Juve è piccola con le “piccole”

Il Milan, anche quest’anno, ha dimostrato che per vincere i campionati non basta conquistare i punti con le “grandi”, negli scontri diretti, ma soprattutto quelli con le “piccole”.

Qualche anno fa, la Juventus conosceva questa regola non scritta, che ora sembra andata nel “dimenticatoio”. Analizzando la catastrofica stagione bianconera notiamo infatti delle statistiche interessanti.

Consideriamo le “grandi”, le squadre cioè che lottano o hanno lottato per lo scudetto, e notiamo che con la squadra campione (il Milan) la Juve è riuscita a fare 3 punti su 6, vincendo 2-1 all’andata a San Siro e perdendo 1-0 all’olimpico di Torino. Contro l’Inter il risultato è ancora migliore 4 punti con una vittoria in casa, e un pareggio 0-0 a San Siro. Contro il Napoli l’unico neo, con una sconfitta pesante per 3-0 al San Paolo.

Con la Lazio, Udinese e Roma i risultati sono stati esaltanti: c’è una sola sconfitta per 2-1 contro l’Udinese, un pareggio con la Roma 1-1 e poi tutte vittorie, 2-1 e 1-0 con la Lazio, 2-0 Roma e addirittura 4-0 con l’Udinese. In pratica la Juventus in 11 partite ne ha vinte 6, pareggiate 2 e perse 3, per un totale di 20 punti con le “grandi”.

Prendendo invece la parte bassa della classifica il risultato è un po’ diverso. E proprio qui nasce l’anomalia bianconera. Partiamo dal Bari, prima partita sconfitta per 1 a 0 seconda partita terminata con la vittoria per 2-1. Contro il Brescia invece abbiamo pareggiato una partita 1-1 e al ritorno c’è stata la vittoria per 2-1, contro la Sampdoria invece 2 pareggi uno per 3-3 e uno 0-0. Salendo la classifica vediamo Lecce, Bologna, Parma con le quali abbiamo perso una partita, contro il Bologna e Lecce per 2-0 e contro il Parma 4-1, pareggiando addirittura la partita d’andata col Bologna, e contro il Parma aspetteremo la prossima giornata per tirare le somme.


Con Cesena, Catania e Chievo abbiamo invece assistito ad alcuni recuperi “assurdi”. Tutti noi abbiamo negli occhi la partita di ieri sera che sul risultato di 2-0 il Chievo è riuscito a recuperare, sfiorando addirittura il 3-2. Con il Catania stesso copione, avanti per due reti, e recuperati nel secondo tempo, e tanto per cambiare anche contro il Cesena abbiamo subito la medesima rimonta. Almeno all’andata contro Catania e Cesena siamo riusciti a prendere i tre punti, contro il Chievo invece un pareggio per 1-1 con l’attenuante di alcune decisioni arbitrali discutibili.

Facendo due calcoli, su 17 partite giocate ne abbiamo vinte 5 pareggiate 8 e perse 4: in poche parole abbiamo ottenuto 23 punti, tre in più rispetto a quelli ottenuti con le big del campionato, ma giocando ben 6 partite.

Lavorando sulle percentuali il dato è ancora più chiaro: ci accorgiamo che contro le “grandi” abbiamo circa il 55% di vittorie, il 27% di sconfitte e il 18% di pareggi. Con le “piccole” invece abbiamo il 29% di vittorie, il 24% di sconfitte e addirittura il 47% di pareggi.

Questo ci dimostra come la stagione della Juve è stata deludente in particolar modo da un punto di vista mentale, in cui non è uscita la stessa grinta in tutte le partite. Sono finite così le speranze per quest’annata, e si ravviveranno soltanto con il mercato estivo.

Dobbiamo però ricordarci che il campionato inizia a settembre e che non basta solo il nome per vincere. I giocatori bianconeri devono riappropriarsi del rispetto per le “piccole” e della mentalità vincente tipica della storia di un club come la Juventus.

Tommaso Di Vincenzo

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redazione