Inzaghi-Milan, 10 anni di vero amore

Nel giorno dei titoli di coda sul mercato estivo 2011, il Milan rimane alla finestra con i suoi 4 acquisti low cost e la certezza che là davanti l’unico vero acquisto per il vice-Ibra sarà Filippo Inzaghi. E si, proprio lui che in questa sessione di mercato celebra le nozze di stagno con il Milan. 10 anni di gol e gioie infinite, 10 anni di vittorie insieme, 10 anni indimenticabili che neanche un infortunio al menisco possono cancellare.

Estate 2001. La Juventus decide di puntare forte su Trezeguet come centravanti lasciando partire Inzaghi, accasatosi in rossonero per 40 miliardi di lire più il cartellino di Cristian Zenoni. La prima stagione di SuperPippo col Milan non è delle migliori anche a causa di un infortunio che lo mette ko per larghi tratti della stagione, ma per il piacentino le opportunità di rivalsa sono dietro l’angolo. La stagione successiva mette infatti in rete 30 gol, anche se le stagioni seguenti (2003-2004 e 2004-2005) non sono esaltanti in fatto di numeri.

Ma la leggenda di Inzaghi non è ancora finita: grazie ad un finale di stagione in crescendo, Pippo si conquista a suon di gol la convocazione ai Mondiali di Germania e si candida protagonista per la stagione successiva. Il 2007 sarà infatti l’anno migliore di tutto la sua carriera: arriva le doppiette di Atene contro il Liverpool nella finale di Champions e quella in Giappone contro il Boca nella finale del Mondiale per Club, senza dimenticare il gol in Supercoppa contro il Siviglia. Un anno magico, dove Inzaghi incide definitivamente il suo nome nelle memorie rossonere.

I quattro anni successivi sono roba nostra. Gli infortuni lo tradiscono ancora, non gli danno fiato e Pippo non riesce a giocare regolarmente, ma la classe del campione c’è sempre. Anche quando si fa male, l’affetto della gente e della società non manca tant’è che anche quando si ritrova con un ginocchio a pezzi si vede un nuovo contratto per la stagione successiva. L’anno prossimo diventerà così per il bomber come un obbiettivo da raggiungere e non come un traguardo, perchè Inzaghi è ancora qui. Eh già.

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