Milan-Napoli, un anno fa lo sprint scudetto

Lunedì 28 febbraio: a San Siro arriva un Napoli galvanizzato dai risultati e dalla posizione in classifica, a -3 dal Milan lo scontro diretto coi rossoneri rappresenta un crocevia da non sbagliare. Gli allenatori nel pre-partita scaldano gli animi, si stuzzicano fra di loro, cercano di creare quel minimo dissidio che possa creare fastidio alla squadra avversaria. Ore 20.45: Milan e Napoli scendono in un campo reso invisibile dalla nebbia, pronta a sollevarsi, come il migliore dei sipari, all’inizio dello show. Mettetevi comodi e buona lettura.

La prima frazione di gioco è un monologo rossonero, con il Napoli schiacciato nella propria area impotente difronte alle iniziative del trio Boateng-Pato-Ibrahimovic. Ed è proprio lo svedese a battere il primo colpo, con un tiro al volo dal limite dell’area che se fosse stato diretto in porta avrebbe sfondato i guanti di De Sanctis. Il Napoli si difende, Cavani è un fantasma nella nebbia e il Milan prova a piazzare l’affondo decisivo, ma un Aronica versione muro si oppone al tiro ravvicinato di Van Bommel. Squadre negli spogliatoi sul punteggio di 0-0, con la consapevolezza che se c’è una squadra che possa vincere questa partita, quella è il Milan.

E il secondo tempo è la sentenza che non si fa attendere. Prima un De Sanctis miracoloso toglie la gioia del gol a Van Bommel, ma è solo il preludio al vantaggio del Milan. Aronica cambia così abiti, e da muro veste i panni del muro nella pallavolo, andando col braccio su una palla alta: rigore sacrosanto e giallo per il difensore partenopeo. Ibra dal dischettto è una legge che, Cesena a parte, non sbaglia un colpo: 1-0 Milan e San Siro si gasa. Ma la squadra di Allegri non si ferma, spinge ancora a prima Pato e poi Robinho trovano ancora un De Sanctis versione superman. Ma l’apoteosi rossonera è dietro l’angolo: Pato va sul fondo, aspetta l’inserimento di un compagno e, puntuale come un orologio svizzero, ecco Boateng. 2-0 e San Siro si esalta.

Ma la festa non è finita. Pato viene lanciato in profondità, la palla è un po’ lunga per cui si fa recuperare dai difensori del Napoli. Avanza, palla attaccata al piede, suola, doppio passo per spostarsi il pallone sul destro. Sulla sinistra spunta Ibra che chiede palla, si sbraccia, ma il Papero non ne vuol sapere. Arrivato al limite dell’area si ferma, sembra voler dire “Io la voglio mettere lì”. Tu pensi “Dalla a Ibra! Dagliela!” e lui ti risponde con un destro a giro che si piazza alle spalle di De Sanctis. 3-0 e San Siro gode. Come quest’anno, San Siro dovrà godere. Che lo show abbia inizio. Buona visione.

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