Pato, et voilà il problema: “I miei muscoli…”

Ed ecco trovato, come per magia, il problema. Aveva rotto l’incantesimo del Papero diventato cigno, aveva spazzato via ogni tipo sicurezza sul futuro da campione che avrebbe portato Pato ad essere uno dei cannonieri più forti al mondo. Triste, indispettito, preoccupato e sempre rotto. Talmente rotto da far gettare la spugna Jean Pierre Meersseman, il chiropatico che aveva accompagnato il ventiduenne nel viaggio della speranza americano, rivelatosi poi l’ennesimo fiasco.

Ora però, dal ritiro carioca si alza la voce del diretto interessato che giura, in quei mesi lontani dal campo, di aver trovato il reale problema ai suoi malanni fisici. “Ho sofferto di un cattivo bilanciamento dei muscoli posteriori, e questa disfunzione mi ha causato diversi problemi nel corso della stagione”. Una volta individuata la genesi delle continue ricadute la cura è durata un lasso di tempo di molto inferiore a quello perso tra viaggi e consulti: “In un mese sono riuscito a risolvere questo problema e ora sono pronto per tornare a giocare con regolarità”. 

Il passato in infermeria (sembra) ormai alle spalle anche se, ricorda il Papero, non è stato un passeggiata: “Questa serie di infortuni è stata drammatica per me: riuscivo a recuperare, ma dopo un paio di partite ero di nuovo fuori”. Il futuro rossonero, con le avances da Parigi, rimane in bilico ma il presente ha i colori verdeoro della sua nazionale: “Spero di poter sfruttare tutto il mio potenziale, in vista delle Olimpiadi di Londra” ammette l’attaccante. E a sperare non c’è soltanto lui…

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