Sheva, mio Sheva: quando la classe non ha età

Ieri è stata una giornata dura per tutti i tifosi milanisti, la trattativa del PSG per Thiago Silva ha fatto abbassare il morale a tutti i cuori rossoneri, ma gli Europei hanno lasciato un sorriso a molti. La sfida tra Shevchenko e Ibrahimovic mostrava il passato contro il presente del Milan e la vittoria del presente sembrava, ad un certo punto, legittima, ma mai sottovalutare la classe del numero 7 ucraino che grazie a una spettacolare doppietta è riuscito a conquistare una vittoria ricca di sentimento.

Entrambi i gol di testa, il secondo battendo sul tempo proprio Ibrahimovic, non certo la specialità della casa… Ma Sheva si è dimostrato ancora una volta un centravanti completo, abile in tutte le situazioni. Prima della partita sembrava che il tecnico Blokhin non volesse puntare su di lui ma all’ultimo si è convinto a schierarlo dall’inizio: la fiducia è stata ampiamente ripagata e l’abbraccio tra i due ha aggiunto la ciliegina ad una serata fantastica per i padroni di casa dell’Europeo.

I gol di Sheva rimangono impressi nella mente di tutti i milanisti, sempre di testa siglò il decisivo gol contro il Porto di Mourinho che valse la Supercoppa Europea. Dopo questa manifestazione giocata in casa, l’ucraino pensa a un ritiro dal calcio nonostante una forma fisica che, come dimostra la serata di ieri, farebbe invidia anche ai giovani talenti mondiali. Shevchenko è uno dei più grandi campioni della storia rossonera, grazie a lui si è vinta una Champions League e altri trofei, l’età non lo renderà più un top player ma la classe lo rende sicuramente uno dei giocatori più forti della sua era.

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