Bragagna (Rai) attacca Caressa (Sky): “Lui commentatore del nuoto? Insulto olimpico”

Ancora Rai contro Sky. Ancora parole pesanti come macigni. Questa volta l’attacco è partito da Franco Bragagna, voce storica dell’atletica leggera e dello sci di fondo per la tv di Stato. Oggetto del contendere: le Olimpiadi di Londra 2012 che saranno trasmesse dalla piattaforma satellitare.

Bragagna, che ha definito Sky “tv della finta pelle”, se l’è presa con Fabio Caressa: “Il caressismo non è giornalismo. È raccontare una partita in maniera folkloristica, usare la stessa enfasi per il gol che fa vincere l’Italia ai Mondiali e per il gol del sette a uno dell’Inter contro l’ultima squadra di serie A. Quando guardo una partita, a me la voce di un piazzista non interessa. Non puoi chiamare Fabio Caressa a commentare le gare di nuoto solo perché è famoso, è un insulto all’olimpismo”.

La replica del giornalista di Sky non si è fatta attendere, in modo garbato: “Sono onesto, Bragagna lo sento da sempre, da quando sono adolescente, e sempre con grande piacere. Io sono orgoglioso se esiste un caressismo, vuol dire che è un modo di fare telecronaca riconosciuto. Il caressismo – se c’è – è riuscire a trasferire l’emozione che si vive sul campo a casa. Mi sono rivisto pure i Trials russi e riassumo tutto quello che trovo sulla carta stampata, l’unico problema è sui cinesi, per la difficoltà della traduzione”. E ancora: “Non mi azzarderò a fare commenti tecnici, nella nostra squadra ho al fianco due espertissimi, una highlander delle piscine come Cristina Chiuso che sulla velocità è stata una grande. E poi uno come Massimiliano Rosolino che è anche bravo a comunicare le cose che vuole dire, parla un ottimo italiano, è divertente e simpatico, e pure tecnicissimo, è uno che doveva andare all’Olimpiade”.

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