Da Pato a Traoré: quando l’uomo mercato è lui

Il calciomercato, si sa, non si fa mai da soli. E soprattutto in un club come il Milan, che deve tenere sott’occhio tutte le trattative avviate per magari intromettersi nella corsa a un giocatore quando media e tifosi meno se lo aspettano, il braccio destro di Galliani in questi anni ha risolto tante partite di mercato. Stiamo parlado di Ariedo Braida, direttore generale rossonero dal 1986 al 2002, quando prese la carica di direttore sportivo fino ad oggi. Rimasto sotto traccia in questo inizio di mercato, Braida sta lavorando al nuovo colpo in mezzo al campo per dare quantità a un reparto rimasto orfano di troppi campioni.

Perchè seppur a firmare contratti sia sempre Adriano Galliani, c’è sempre una persona dietro che indirizza le mosse del l’ad rossonero. Ne Berlusconi ne Allegri, ancora una volta Ariedo Braida. Emblematici gli esempi di Pato nel 2007 e di Traoré in questa sessione di mercato. Nel primo caso, tutti i meriti andarono a Leonardo che si presentò all’aeroporto di Malpensa con a fianco il giocatore, ma dietro all’operazione c’era sempre lui. Visionò il giocatore direttamente in Brasile, ne offrì un rapporto completo al Milan e diede il suo lascia passare sulla trattativa: il giocatore si farà. E visto come sono andate le cose, aveva ragione. Storia più recente, invece, riguarda l’affare Traoré. Anche qui, il giocatore è stato seguito dal braccio destro di Galliani fino al definitivo passo: l’acquisto del giocatore a parametro zero.

E il premio che gli è stato riconosciuto nel febbraio di quest’anno dall’A.Di.Se., ovvero dall’Associazione Direttori Sportivi e Segretari di calcio, è solo un altro mattone nell’infinito muro di premi che Braida disponde a casa sua. Un altro segno che, seppur non sia sempre sulle prima pagine dei giornali e in televisione, il mercato rossonero è anche opera sua. Stay tuned.

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