Maxi e Aqui: tutti dimenticano che, forse, con loro…

Oltre ai vari e supercitati Thiago Silva e Ibrahimovic, l’ultima campagna del mercato ha lasciato fuori dal Milan anche giocatori che formavano l’ossatura storica della squadra: Nesta, Zambrotta, Seedorf, Gattuso e Inzaghi. Inoltre, a fine agosto se ne è andato anche Cassano. Ma quello che i riflettori non hanno abbastanza illuminato è stata un’altra doppia cessione che ha ulteriormente sfigurato il bel Milan 2011/2012 trasformandolo nell’abbruttito Milan 2012/2013, avvenuta a mercato appena aperto: quella di Alberto Aquilani (al Liverpool, poi girato alla Fiorentina) e di Maxi Lopez (al Catania, poi girato alla Sampdoria).

Con loro due in campo il Milan di quest’anno sarebbe forse diverso, e magari, almeno in campionato, i punti sarebbero probabilmente 9/10 invece che i miserissimi 7. Affermazione troppo avventata? Possibile, ma ci sono buone ragioni (anche economiche) che la supportano.

Innanzitutto Maxi Lopez l’anno scorso aveva giocato benissimo, mettendo paura alla Juve nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Di fatto, ad oggi, è solo grazie a lui e a quel colpo di genio (controllo da funambolo e botta dal limite dell’area) che il Milan è l’unica squadra in assoluto ad aver profanato lo Juventus Stadium nei 90 minuti. Poi i tempi supplementari hanno rivoltato tutto, ma è un’altra storia.

La gallina (questo il suo soprannome) aveva anche segnato il primo dei due gol della fondamentale rimonta di Udine, l’11 febbraio 2012, e servito l’assist per il definitivo 2-1 di El Shaarawy. Da febbraio fino a maggio Allegri non lo ha utilizzato tantissimo, ma quando è entrato si è sempre fatto trovare pronto. E poi diciamocelo: ha un talento che lì davanti fa gola a tante squadre.

Tenere lui avrebbe permesso di avere una prima punta con caratteristiche diverse da quella attuale, che è Pazzini. Senza nulla togliere al Pazzo, Lopez sarebbe più utile, perché più in grado di inserirsi nei nuovi schemi rossoneri, bravo a conquistare palla, a partire da dietro, capace di segnare e sfornare assist. Il tutto con un grande movimento. I cross per la testa latitano? Lui i gol li fa in altri modi (ma all’occorrenza segna anche di testa).

È stato fatto andare via (scandalosamente anche per il trattamento riservatogli a gennaio, ricordate l’albergo?) perché costava troppo? Ibra e Thiago all’epoca erano ancora saldamente in rossonero e le casse del Milan erano praticamente vuote. Ma dato che nell’aria si percepiva che qualcosa sarebbe successo, perché non tenere il biondo attaccante almeno fino a luglio, e poi valutare la situazione? Coi soldi arrivati dal Psg, il Milan poteva tranquillamente tenersi l’argentino pagando gli 8 milioni del diritto di riscatto ed evitare così lo scambio Cassano-Pazzini, con 7,5 milioni dati ai cugini insieme al talento inestimabile del barese. Lopez sarebbe costato 1,5 milioni all’anno fino al 2015. Pazzini ne percepisce 2,7 all’anno. Fate voi i conti.

Fantantonio voleva andare via? Si risponde con la tattica Tevez, adottata l’anno scorso dal Manchester City. Meglio tenerlo fuori squadra per mesi, facendo lavorare quel galantuomo del tempo, piuttosto che rinforzare una diretta concorrente, dandole anche dei soldi.

Capitolo Aquilani: l’ex giocatore di Roma, Liverpool e Juventus è sì debole di muscoli, ma quest’anno il Milan ha avuto finora pochi infortunati, quindi la sua assenza sarebbe stata sentita di meno in caso di infortunio. In caso di buona forma un centrocampo con Montolivo, De Jong e Aquilani sarebbe tanta roba. Montolivo avrebbe più sicurezza, De Jong potrebbe davvero dedicarsi al solo “smazzolare” i palloni, e Alberto (un bellissimo gol l’anno scorso di testa al San Paolo) è in grado di fare egregiamente sia la fase di copertura sia quella di costruzione.

Il Milan attuale ha un disperato bisogno di piedi buoni per costruire gioco, e finora Montolivo ed Emanuelson, nonostante progressi in corso, non si sono rivelati né efficaci, né decisivi. Aquilani darebbe quel quid in più in grado di tenere più stabile la squadra, di farla vacillare meno, sia in fase di possesso che in fase di non possesso. E ad un costo accettabilissimo, soprattutto dopo il ciclone Psg.

Al netto del fatto che è un giocatore che si infortuna spesso (tutt’ora è ai box on la Fiorentina per una tendinopatia achillea), negli schemi di Allegri farebbe solo comodo, anche se solo per metà stagione.

Raccolti tutti questi dati, è difficile non pensare che il Milan con un Aquilani, un Lopez e un Cassano (anche se esiliato) in più e un Pazzini in meno (ripeto, nulla contro Pazzini, che si sta sbattendo tantissimo), sarebbe diverso e migliore, con almeno due punti in più in campionato.

Ricordo che Lopez con la Samp ha già segnato 3 reti, le stesse del Pazzo, ma spalmate in due match invece che uno e giocando meno partite (Maxi ha dovuto scontare una squalifica di due giornate e nel corso dell’ultimo match è uscito al 34’ dopo l’espulsione del portiere Romero). Mentre il centrocampista della Fiorentina nel corso del match d’esordio contro l’Udinese ha messo a segno l’assist per la decisiva rete del 2-1 di Jovetic.

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