
Domenica c’è Torino-Milan. Quali sono i ricordi che più ti legano a queste due squadre?
“Con la maglia del Toro ricordo la gioia della promozione in Serie A, in particolare la gara di ritorno dello spareggio contro il Perugia. Mi emoziono ancora a pensare ai 60mila tifosi del Delle Alpi, peccato poi per quello che accadde dopo con il fallimento della società. Al Milan rimasi poco tempo, ma arrivai in un mercoledì di gennaio e segnai subito la domenica all’esordio contro il Piacenza: una grande soddisfazione”.
Oggi come vedi il Milan?
Ti ha sorpreso El Shaarawy?
“L’ho seguito spesso quando giocava a Padova e conoscevo bene le sue grandi qualità tecniche. Mi ha stupito la frequenza con cui sta andando in rete, perché non è una prima punta”.
Nel tuo Milan quanto pesava la presenza di Silvio Berlusconi?
Hai scelto la carriera di allenatore, quali sensazioni ti trasmette?
“Sono agli inizi, essendo partito dal calcio dilettantistico. E’ un po’ come la carriera del calciatore: bisogna fare tanta gavetta. L’importante è rimanere sereni e devo dire che lo sono”.
This post was last modified on 6 Dicembre 2012 - 15:44