Atalanta-Milan un anno dopo: rivedremo in campo quel Prince?

milan atalanta boateng muntariAtalanta–Milan un anno dopo. Quante cose sono cambiate in quest’ultimo anno? Quanti calciatori giocano lontani da Milano? L’anno scorso, agli Azzurri d’Italia di Bergamo, la partita finì con un netto 2-0 per il Milan, in campo due squadre ben messe e un’Atalanta che non ha potuto nulla contro una schiacciante supremazia rossonera. Una partita emozionante che permise al Milan di mantenere, appaiato alla Juventus, la vetta della classifica di Serie A. Era l’ 8 gennaio 2012: le voci di mercato si rincorrevano e i rossoneri non potevano iniziare in modo migliore l’anno. Durante il match spiccò la prova sontuosa in difesa di Thiago Silva e l’affiatamento della coppia Kevin Prince Boateng/Zlatan Ibrahimovic. Assoluti protagonisti della partita: due reti a coronare un’ottima prestazione.

Durante la partita contro l’Atalanta a distinguersi fu proprio Boateng che dominò letteralmente il centrocampo, fungendo sia da ottimo filtro per la difesa che da ispirato trequartista per le punte. A supporto del ghanese giocarono Antonio Nocerino, Mark Van Bommel e Urby Emanuelson. Quest’anno gli interpreti del centrocampo sono cambiati ma è soprattutto Boateng ad essere cambiato. Poco incisivo, apatico, senza idee e forse fuori ruolo. Falso nove o falso dieci? In sostanza poco o niente: 17 presenze e una sola rete. Complici gli infortuni, complice la posizione sbagliata in campo, complici i nuovi compagni di reparto, il centrocampista sembra essere la brutta copia del campione che ci eravamo abituati a veder vestire la maglia rossonera. Tornerà il vero Prince nella prossima partita?

Non solo Kevin Prince Boateng è cambiato, ma lo sono anche tutte le varie dinamiche. Se un anno fa la vittoria della sfida contro l’Atalanta significava la vetta della classifica, quest’anno serve solo a confermare che il Milan è in salute e può avere le carte in regola per ambire al terzo posto e quindi prendere parte alla prossimaChampions League. Dopo l’amara sconfitta che chiuse il 2012, contro la Roma per 4-2, un pareggio a reti inviolate contro la Sampdoria e due vittorie contro Siena e Bologna, entrambe per 2-1. Il Milan ha inanellato una piccola striscia di risultati utili consecutivi che ha permesso ai rossoneri di guadagnare qualche punto per la scalata alle posizioni che contano sulle dirette avversare. I piani per il 2013 sono forzatamente diversi. Quest’anno Atalanta–Milan cosa significherà?

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