Sindaco di Busto: “Pro Patria-Milan si giocherà il 28 gennaio” – UPDATE: il Giudice Sportivo assolve Boa, i rossoneri apprezzano con un comunicato

GianluigiFarioliA lanciare la proposta di ripetere la partita dei fischi razzisti a Boateng è proprio il sindaco della città, Gigi Farioli, che intervistato dalla rivista “Chi” sostiene la necessità per la città di Busto Arsizio di poter rigiocare quella partita: “Abbiamo la data, – inizia il Sindaco -, rigiochiamo contro il Milan lunedì 28 gennaio. E’ il giorno dopo quello della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Si può fare!

Un messaggio forte per tutta la comunità e per tutto il Paese dopo la figuraccia di inizio gennaio, che fece il giro del mondo e fece esplodere il caso razzismo sui campi di calcio. Le prime parole del sindaco, subito dopo l’accaduto, furono di sdegno nei confronti del giocatore rossonero per aver abbandonato il campo, prima di cambiare il tono nei giorni seguenti con dichiarazioni più inquadrate: “E’ un segnale di pace, – continua Farioli -, vorrei che il Milan tornasse a giocare qui, stringere la mano di Prince e portare le scuole allo stadio. Ho anche inviato due regali a Boateng”.

“In un primo momento, – conclude Farioli -, ho detto che Prince andava espulso, per non aver rispettato le regole. Non volevo. Il suo gesto ha cambiato la storia del calcio e salvato la dignità della mia città. Per Prince è pronto il titolo di ‘Bustocco’ ad honorem”.

UPDATE – Il Giudice Sportivo ha stabilito che la decisione del Milan di lasciare il campo durante l’amichevole con la Pro Patria non avrà conseguenze sul piano disciplinare per i rossoneri. E’ stata, dunque, disposta l’archiviazione degli atti relativi all’amichevole di Busto Arsizio, nel corso della quale furono rivolti a Boateng insulti razzisti.

UPDATE (18.30) – Attraverso un comunicato ufficialeL’A.C. Milan ha manifesta il proprio apprezzamento per la decisione resa dal Giudice Sportivo in relazione ai gravi fatti verificatisi in occasione della gara amichevole Pro Patria/Milan. Il provvedimenti di archiviazione, giunto attraverso il superamento del profilo strettamente formale della norma disciplinare, rivela infatti una visione moderna e illuminata del diritto, a tutela dei lavori primari di ogni ordinamento civile.

Twitter: @SBasil_10

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