Si chiama Viktor Fischer, ha 18 anni (diciannove a giugno) ed è uno dei più recenti prodotti vincenti del settore giovanile dell’Ajax, la sua squadra. Interessa da vicino al Milan e si sposa a pieno con le nuove linee guida societarie per il futuro.
Giovane. Fischer è un classe ’94, biondo e chiaro di carnagione, 180 centimetri per 71 chilogrammi. E’ un attaccante moderno, di classe ed eleganza sopraffina e dinamico: può giocare sia da prima che da seconda punta. Più che il fiuto (o il vizio) ha proprio il dono del gol. 10 in 20 partite bastano per parlare di un campioncino che insieme all’Ajax è al primo posto in classifica nelle Eredivisie. Un piccolo bomber dal buon fisico e dagli eccellenti piedi, che lo rendono anche un discreto uomo assist. Travolgente e veloce anche il suo percorso in Nazionale: dal 2008 al 2012 è stato “promosso” ben 4 volte passando dalla Danimarca Under-16 alla Nazionale maggiore, con la quale ha esordito lo scorso novembre.
Rossonero? Braida nei suoi viaggi olandesi lo ha visto e segnalato, anche Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan, in viaggio alla scoperta dei segreti del fiorente vivaio dell’Ajax, lo ha potuto osservare da vicino. Ad inizio 2013 il nome di Fischer è entrato definitivamente nei radar del Diavolo: i primi rumors sono di gennaio-febbraio. Impossibile al momento parlare di trattativa, difficile fare il prezzo anche se è facile pensare che si aggiri intorno ai 10-15 milioni. Di sicuro siamo di fronte ad un fuoriclasse in rampa di lancio, che va “braccato” prima, in anticipo, rispetto alle altre big d’Europa (già interessate).
Nella domenica appena trascorsa Fischer ha messo a segno una deliziosa doppietta, decisiva per battere il NEC in campionato per 4 a 1: il primo frutto di un inserimento, il secondo “alla Totti” con un pallonetto magistrale dal limite dell’area. Il pensiero di pochi che arriva prima dell’errore di tanti. Un colpo da fenomeno. Un giocatore da Milan.