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PSV e Verona: partenza sprint e primo tempo brillante, ma solo a San Siro è arrivata la costanza

Le prime tre gare ufficiali sono state archiviate ed hanno portato in dote una qualificazione ai gironi della prossima Champions League: due di queste hanno visto i rossoneri opporsi ai giovani olandesi del PSV, sfide intramezzate dalla partita del Bentegodi, la peggiore finora disputata dai ragazzi di mister Allegri.

Una cosa però accomuna più di tutte i tre match in questione: il primo tempo. Il Milan è sempre passato in vantaggio nei primi 45’, sebbene nelle due sfide dei playoff il PSV abbia cominciato in maniera più offensiva. Ad Eindhoven, nei primi 15 minuti i ragazzini di Cocu partono forte e producono due palle gol ed un pressing costante; il Milan risponde con El Shaarawy e Muntari, senza impensierire Zoet. Eppure è proprio il Faraone, pochi istanti più tardi, a segnare la rete dell’1-0 su cross di Abate; segue la traversa di Balotelli. Gli olandesi tuttavia non si scompongono, continuano ad attaccare ed Abbiati si distingue per alcune parate. La traversa arriva anche per gli avversari, ma il Milan riesce a concludere la prima frazione in vantaggio. Medesima cosa nella partita di ieri: il PSV si rende subito pericoloso con un colpo di testa di Matavz ma un minuto dopo arriva il gol di Kevin Prince Boateng. A differenza della partita di andata però è il Milan a mantenere calda la costante offensiva: Montolivo con un bel tiro, El Shaarawy che colpisce una traversa su cross dalla sinistra di un ottimo De Sciglio ed un colpo di testa di Balotelli fanno tremare il PSV, che resiste e chiude il primo tempo con un cross di Willems che si stampa casualmente sulla traversa.

Discorso a parte per la partita di Verona: entrambe le squadre partono col freno a mano tirato, pian piano esce fuori il Milan, prima con Balotelli che scalda i guantoni di Rafael, poi con lo stesso numero 45 che serve a Poli un assist al bacio permettendogli di segnare la rete del vantaggio. Nei primi 25’ un Milan che controlla a ritmi non altissimi; poi la doccia fredda: cinque minuti dopo Toni mette a segno la prima delle due reti che affondano i rossoneri. Il primo tempo si chiude con un pareggio. Il resto lo conosciamo.

Nel complesso, nelle prime due partite il Milan, dopo essere passato in vantaggio, ha subìto il ritorno degli avversari, soprattutto nel secondo tempo: in Olanda con Matavz, a Verona con Toni che segnava la rete del 2 a 1, sempre di testa, manifestando un calo fisico e mentale; soltanto ieri, prima partita ufficiale a San Siro, i rossoneri son riusciti a non subire gol (il PSV ci è andato vicinissimo ad inizio ripresa con Wijnaldum, Abbiati ha miracolosamente respinto il tiro), dimostrando di aver tenuto alta la concentrazione per gran parte del match.

This post was last modified on 30 Agosto 2013 - 19:58

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redazione