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Da Abbiati a Zapata, una difesa da brividi che rende tutti fenomeni

Quattro punti in quattro partite e prime posizioni già lontanissime. Partenza da brividi per il Milan che, per il quarto anno consecutivo, vive un mese di settembre da incubo. Ma, oltre all’infermeria pienissima e ad un centrocampo in cui senza Montolivo è buio pesto, i rossoneri continuano a mostrare evidentissimi limiti nella fase difensiva. Sette gol subiti in quattro gare (quasi due a partita) sono davvero tanti e descrivono alla perfezione i problemi di una squadra che è troppo fragile e vulnerabile. Se si considera che cinque di queste sette reti sono state subite da Verona, Cagliari e Torino, si ha il quadro completo della situazione.

Certo, Bonera, Silvestre, De Sciglio e Abate, fino a ieri sera, sono giocatori di cui si sente la mancanza, sia a livello di ricambi che di prime scelte. Partendo dal portiere, Abbiati continua a collezionare errori clamorosi, in linea con le ultime sue due stagioni rossonere. Oltre al fantozziano gol subito contro il Psv, Christian non è sembrato impeccabile contro il Verona e, sia a Torino sul gol di D’Ambrosio che ieri sera sul tiro di Higuain, ha subito reti per colpa di due incertezze clamorose. E, se il numero uno non dà le giuste garanzie e sicurezze ad una difesa già di per sé fragile, è davvero finita.

Capitolo difensori. Zapata sembra il lontano parente di quello visto nella seconda parte della scorsa stagione ed è tornato a combinare disastri da sagra dell’orrore come nella prima parte della sua avventura al Diavolo. Sempre indeciso, sempre fuori tempo, sbaglia cose banali e semplici con una puntualità preoccupante. Nessuno si aspettava che fosse l’erede di Nesta o Thiago Silva ma così è davvero troppo. Altra nota dolente è la fascia sinistra. Emanuelson continua ad essere troppo imbarazzante nel difendere e troppo timido nel proporsi in avanti. Dopo aver mostrato i suoi evidenti limiti da trequartista e da mezzala, ora sta togliendo ogni dubbio anche a chi voleva vederlo da terzino. Un jolly al contrario insomma.

Resta il solo Mexes che continua a fornire buone prestazioni ma purtroppo predica nel deserto e spesso naufraga anche lui nel mare della mediocrità più assoluta. In tutte le big di questo campionato, i portieri e i difensori danno sicurezza e portano punti importanti, nel Milan questo succede al contrario. In generale comunque, al di là dei singoli, è proprio la fase difensiva ad allarmare di più e quando gente come Albertazzi, Darmian, Samaras e Callejon diventa irresistibile c’è da porsi qualche interrogativo.

This post was last modified on 23 Settembre 2013 - 18:20