Parma-Milan nel girone d’andata: breve storia degli scontri più importanti

AC Milan v Parma FC  - Serie AParma-Milan nel girone d’andata, nelle ultime stagioni a partire dal 2003/2004, ha regalato solo sorrisi ai rossoneri ed a Kakà, che torna al Tardini dopo la sua prima esperienza milanista. Il brasiliano ha segnato ben 5 goal totali ai gialloblù, di cui tre a Parma che hanno contribuito alla vittoria finale del Diavolo. Se si vuole entrare nello specifico, due di queste marcature sono state segnate appunto negli scontri d’andata: alla quattordicesima giornata, il 4 Dicembre del 2004, il Milan vinse 2 a 1, ribaltando la rete di Gilardino grazie al fantasista verdeoro all’82’ e Pirlo otto minuti dopo; nella stagione 2006/2007, alla seconda di campionato, furono prima Seedorf al 25’ e poi lo stesso Kakà su rigore all’85’ a chiudere i conti.

Tornando ancora più indietro nel tempo però, scopriamo che i rossoneri non hanno avuto vita facile in terra ducale, anche in stagioni trionfali; ricordiamo infatti quella del 1990/1991 in cui la bacheca di via Turati si riempì con la terza coppa Intercontinentale e la seconda Supercoppa Europea: il Milan di Sacchi, Gullit e Van Basten andò a giocare a Parma nella diciassettesima giornata di Serie A, uscendo sconfitto 2-0 con doppietta di Melli. Nella stagione del decimo posto, 1997/1998 con il ritorno di Fabio Capello in panchina, un’altra sconfitta amara alla sedicesima giornata: 3-1, doppietta di Chiesa e Dino Baggio per i gialloblù, Ganz per il Diavolo. L’anno seguente, che portò lo scudetto numero 16, quello del centenario, i ragazzi di mister Zaccheroni affrontarono gli avversari allenati da Malesani all’undicesima giornata; era un Parma che poteva vantare giocatori del calibro di Buffo, Thuram, Cannavaro, Veron, Chiesa e Crespo: proprio questi ultimi due, insieme a Boghossian, asfaltarono il Milan con un 4-0 (doppietta dell’argentino). Per fortuna alla fine della stagione i rossoneri festeggiarono la vittoria del campionato, dopo una grande rimonta ed un lungo testa a testa con la Lazio.

La squadra di Allegri dovrà dare continuità e non fare più passi falsi: la vetta comincia ad essere lontana mentre l’obiettivo minimo terzo posto è distante 8 punti. Il Parma del grande ex Donadoni venderà cara la pelle davanti ai propri tifosi, e non dimentichiamo nemmeno Cassano, prima amato e poi odiato dai tifosi rossoneri. E chissà, Kakà potrebbe anche aumentare il suo personale score di reti al Tardini.

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